"I consiglieri regionali si uniscano a noi nella battaglia per la Grillaia"

Ancora presidi del Gruppo Zero contro il progetto di messa in sicurezza della discarica con il conferimento di amianto

Migration

I sindaci attendono la convocazioni in Regione per fare il punto sull’ex Grillaia e per capire se ancora c’è una strada per fermare il progetto di messa in sicurezza già approvato. Nel frattempo si continua a protestare. Anche sabato scorso il Gruppo Zero ha dato vita ad un presidio a Terricciola (Comune che con quello di Chianni e Lajatico è toccato in maniera sensibile dal futuro della ex discarica). Poi c’è il ricorso del comitato che ha impugnato al Tar la delibera autorizzativa della con cui la giunta regionale nel maggio dello scorso anno dette il via libera alla chiusura definitiva del sito con il conferimento di 270mila metri cubi di eternit. Un comitato che sta ancora raccogliendo fondi – e ricevendo molte adesioni – per sostenere l’iter legale.

Ma intanto, appunto, si protesta, in questo inizio 2021 nella consapevolezza che le prossime settimane saranno quelle decisive per l’attuazione del progetto della Nsa. E il Gruppo Zero tiene alta l’attenzione sul caso, specie ora che per per due volte, nell’arco di circa sette mesi, il consiglio regionale, si è pronunciato all’unanimità sul tema della Grillaia: prima affinché la giunta ritirasse la delibera che autorizza la riapertura della Grillaia, ed in seguito perché la giunta si adoperasse per giungere ad una soluzione definitiva di chiusura in sicurezza che sarebbe dovuta avvenire tramite l’acquisizione del sito. "Per due volte la giunta regionale – ha sottolineato il Gurppo Zero – non ha dato seguito alle sollecitazioni del consiglio". "La vicenda della Grillaia – ha scritto in una lunga lettera il Gruppo Zero ai consiglieri regionali – deve essere discussa alla luce del sole. Questa gestione non è dignitosa per nessuno: nemmeno per i consiglieri regionali che vedono sistematicamente ignorate le proprie istanze sul tema della Grillaia".

"Le indicazioni del consiglio regionale e delle amministrazioni di Chianni, Terricciola e Lajatico devono essere rispettate". "Per questo, ci rivolgiamo ai consiglieri regionali a cui chiediamo di fare un ulteriore passo di protesta verso l’atteggiamento della Giunta, e di affiancarci concretamente in questa battaglia sociale – conclude la lettera – : chiediamo a tutti i consiglieri regionali di sostenerci pubblicamente, con una donazione sul sito di raccolta fondi a sostegno dell’azione legale che i cittadini dell’Alta Valdera hanno promosso ed autofinanziato per annullare la delibera che autorizza la riapertura del sito ".