"Ha ucciso Ilenia ispirandosi al caso Ragusa"

Nel giorno del compleanno di Roberta, emerge l’agghiacciante legame con un altro delitto, quello della mamma di Faenza

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di Carlo Baroni

PIS

vrebbe compiuto 54 anni, Roberta Ragusa. Era nata alle porte della primavera, il 21 marzo 1967. Ma da dieci anni non festeggia il compleanno: la mamma di Gello di San Giuliano scomparve in una notte doppiamente drammatica, quella tra il 13 ed il 14 gennaio 2012, nelle stesse ore in cui la Costa Concordia s’incagliò tragicamente al Giglio. Fu uccisa, secondo la giustizia italiana, al culmine di una lite dal marito ntonio Logli che per questo è stato condannato in via definitiva per omicidio volontario aggravato e distruzione del cadavere a 20 anni carcere. Un delitto, appunto, senza cadavere "entrato" nelle case di tutti gli italiani. Un delitto che continua a far parlare. nche nei giorni scorsi quando nel programma Quarto Grado è stato approfondito il caso dell’omicidio di un’altra mamma: Ilenia Fabbri uccisa nella sua casa di Faenza il 6 febbraio. Il programma ha diffuso il contenuto dell’interrogatorio, il secondo del killer reo confesso della donna, dopo quello di garanzia dell’8 marzo. In due ore e mezzo, l’uomo ha spiegato nel dettaglio il piano criminale che secondo le sue accuse avrebbe ideato il marito della vittima, ispirandosi alla scomparsa di Roberta Ragusa: soffocata e fatta sparire. Si sarebbe dovuto pensare a un allontanamento volontario di Ilenia Fabbri. Un piano - non andato a segno, anche se la donna è stato uccisa - ma che non avrebbe comunque retto: Ilenia non avrebbe mai abbandonato la figlia, proprio come Ragusa non avrebbe mai lasciato i suoi due ragazzi. Questo è stato fin dall’inizio l’elemento centrale che ha fatto ritenere improbabile l’ipotetica fuga della Ragusa secondo gli inquirenti. Nel giorno del suo compleanno l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’ssociazione Penelope, ricorda la mamma di Gello e riparte proprio da lì. "veva già indossato il pigiama e messo a letto i suoi figli, che definiva le ‘mie due perle’ - scrive il legale - Una storiaccia assurda e crudele. Nel giorno di primavera, un abbraccio ovunque tu sia mamma Roberta". E il giallo di Roberta tra poche settimane tornerà nelle case degli italiani con un docufilm, in parte girato a Gello, e che sarà mandato in onda da un canale satellitare. Ci saranno tutti i protagonisti – inquirenti, avvocati, criminologi, parenti della vittima e dell’uomo condannato per l’assassinio – entrati, a vario titolo, tra indagini e processi. Tranne uno, il principale: ntonio Logli - che continua a proclamarsi innocente - a cui il carcere ha negato di rilasciare l’intervista.