La 'Guida di Pisa' di Bellatalla. In regalo martedì 29 maggio con La Nazione

Slitta di alcuni giorni la distribuzione del libro realizzato insieme a Ets

Sponsor, editori e autori dopo la presentazione del volume, nella sala delle edizioni Ets in piazza Carrara (Foto Andrea Valtriani)

Sponsor, editori e autori dopo la presentazione del volume, nella sala delle edizioni Ets in piazza Carrara (Foto Andrea Valtriani)

Pisa, 26 maggio 2018 - Slitta di qualche giorno (per motivi tecnici indipendenti dalla nostra redazione) la distribuzione gratuita della «Guida di Pisa» di Archimede Bellatalla. La ristampa anastatica dell’opera in vernacolo del 1911 – pubblicata dalle Edizioni Ets per iniziativa de La Nazione – non sarà, infatti, in edicola in abbinamento gratuito con il nostro giornale nell’edizione di oggi, ma con quella di martedì 29.

Un vero e proprio gioiello da riscoprire, una lettura divertente e arguta che – attarverso i sonetti di Mede – ci porta indietro nel tempo nella Pisa che fu. Aneddoti, frecciate all’indole pisana, battute di spirito anche licenziose ma sempre garbate (come sottolinea il professor Stefano Bruni, che del libro ha scritto il saggio introduttivo) e tanto orgoglio per la propria città.

Nato a Pisa in piazza San Sepolcro nel 1875, Bellatalla detto Mede, laureatosi in matematica a Pisa nel 1900 e per lunghi anni titolare della cattedra di matematica e fisica del R. Liceo Galilei di Pisa e, poi, negli ultimi tempi, del R. Ginnasio di Pontedera, pubblicò questo gruppo di sonetti in un piccolo, aureo libretto – «La guida di Pisa in vernacolo pisano» – stampato a Pisa nel 1901. La raccolta ebbe un immediato, folgorante successo e sull’eco della fortuna, nel 1904, un’altra gloria del vernacolo pisano, Angiolino ovvero Angelo Lazzeroni, riprese alcuni sonetti del suo «Su’ muriccioli d’Arno» (Pisa, 1896), ripubblicandoli, assieme ad altri allora inediti, in due serie di 25 cartoline illustrate ciascuna sotto il titolo di «Pisa vernacola». Dieci anni dopo, lo stesso Bellatalla ripresentò la «Guida di Pisa», in parte riscritta ed ampliata, nella sua raccolta de «I sonetti in vernacolo pisano» stampata a Firenze dal Bemporad nel 1911, volume che consacrò la fama di Mede a livello nazionale ed europeo.

Un volume che arriverà martedì nelle case di tutti i nostri lettori (di Pisa e del litorale, San Giuliano, Vecchiano, Cascina, Calci, Vicopisano) grazie a una squadra di sponsor di primo livello: ConfcommercioPisa, Banca di Pisa e Fornacette, Stalin Poli cultore d’arte, Residence L’Incanto di Boccadarno, Officine Garibaldi, Casa di Cura San Rossore, Farmacie Comunali spa, Cna con Ctm e Gct, Royal Tea.