‘I guardiani della notte’. "Buona la prima"

Parla l’amministratore unico del Corpo Guardie di Città dopo il debutto degli steward in Piazza Vettovaglie: "Servizio utile e apprezzato"

I 'guardiani della notte'

I 'guardiani della notte'

Pisa, 25 ottobre 2020 -  «Di fatto , siamo sorta di coscienza attiva, per i ragazzi, ma abbiamo anche un ruolo pratico. La prima sera in azione in piazza delle Vettovaglie lo ha confermato con chiarezza". Mariano Bizzarri Ollandini, amministratore unico del Corpo Guardie di Città, fa un bilancio del presidio che Confcommercio e Confesercenti hanno deciso di attivare per evitare la chiusura anticipata degli esercizi commerciali nella zona delle Vettovaglie, piazza Sant’Omobono e nelle vie limitrofe. Quattro "gillet fialli", quattro stewart a fianco della Municipale, sul posto a partire dalle 23.  

Come è andata la prima notte di presidio? "Grazie alla continua presenza della polizia municipale e delle forze dell’ordine, per il monitoraggio e il controllo delle possibili situazioni di assembramento che potevano verificarsi, la prima serata di servizio si è svolta con la massima collaborazione di tutte le persone presenti. Entrati in servizio alle 20, non appena hanno visto un assembramento di giovani, si sono avvicinati e, senza discutere, gli steward del Corpo Guardie di Città hanno invitato i ragazzi a rispettare la distanza di sicurezza sociale e in un attimo il gruppo si è sciolto senza alcuna forma di ribellione".  

Ci faccia qualche esempio. "In ottemperanza all’ultimo Dpcm che prevede la presenza massima di 6 persone per tavolo, gli steward in sinergia con agenti della polizia municipale, hanno fatto rispettare il decreto facendo riposizionare 42 ragazzi che partecipavano ad una festa di laurea trovati seduti in 5 tavoli anziché in 7. Poi ci sono stati casi di persone con la mascherina non indossata o posizionata in modo non corretto ma appena gli steward glielo hanno fatto notare subito sono state perfettamente indossate coprendo bocca e naso".  

Avete distribuito anche qualche mascherina? "Sì, per evitare discussioni ma soprattutto per evitare l’intervento sanzionatorio delle Forze dell’Ordine, che avrebbe potuto creare tensioni, a chi non indossava la mascherina e non aveva con sé neppure tale dispositivo di protezione, i nostri steward hanno provveduto a fornire delle mascherine chirurgiche che sono state perfettamente indossate nel pieno rispetto delle normative vigenti. Anche dalle persone straniere presenti nella piazza".  

Le reazioni alla presenza degli stewart? "Non abbiamo riscontrato grandi problemI. Gli steward hanno contato sulla responsabilità personale degli individui facendo capire l’importanza del rispetto delle normative anti-contagio e ponendosi in modo rassicurante ed accogliente. Hanno cercato di farsi identificare dagli avventori come gli angeli custodi della movida cittadina e questo è piaciuto. Anche i ragazzi vogliono stare in compagnia ma in sicurezza, anche se – devo ammettere – un certo numero di giovani, allo scoccare della mezzanotte, quando abbiamo iniziato a far sgombrare i tavoli, si sono spostati nella vicina piazza dei Cavalieri. La loro notte è andata avanti...".  

Il servizio, quindi, secondo lei è utile e proseguirà? "Sì, anche se il proseguo dipende dall’evolversi della situazione e dei dpcm. Vedo il presidio come qualcosa di propositivo, l’unica soluzione possibile allo stato attuale per far rimanere rimanere aperti pub e locali, di cui comprendiamo perfettamente ansia e preoccupazione. Per loro non è affatto facile".  

Francesca Bianchi