"Green pass ai musei? E’ una forma di libertà"

Il colle si prepara alla nuova normativa che scatterà il 6 agosto. L’assessore Danti: "Senso di responsabilità"

di Ilenia Pistolesi

Il caso emblematico del museo Egizio di Torino, sommerso da una valanga di insulti via social dopo aver annunciato, da normativa, la richiesta di Green Pass per visitare le sale a partire dal 6 agosto, squarcia un nuovo velo su un dibattito che in queste ore vede scatenarsi risse filosofiche e la classica retorica ‘anti sistema’. Il polo museale di Volterra, dal 6 agosto appunto, rispetterà in maniera rigorosa i dettami: le porte degli scrigni d’arte si spalancheranno solamente a chi provvisto di Green Pass, di certificazione di un tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti la visita o della certificazione di guarigione dal Covid. Saranno esentati dal presentare i documenti i bambini sotto i 12 anni e i soggetti muniti di certificazione medica. E’ giusto adottare la norma anche nei musei? Per l’assessore alle culture Dario Danti non vi sono dubbi: "Chi sostiene che il Green Pass non debba essere usato nei musei, spara grandi cavolate". Ebbene, in una frase limpida e diretta si concentra il pensiero dell’assessore rispetto al dibattito, spesso scaduto in discussioni senza sostanza con argomentazioni aberranti che sta infuocando il Paese.

L’analisi di Danti è netta: "La vera discriminazione, casomai, esiste fra chi è vaccinato e chi non lo è. Ed è ovvio che si debba spingere l’acceleratore sulla campagna di immunizzazione anche fra i giovani. Il Green Pass è tutt’altro che un atto discriminatorio: ci sono norme giuste e altre sbagliate. Il Green Pass è una norma giusta. E ripeto, chi pensa che la misura non debba valere per i musei, è completamente fuori strada". Perché? "Intanto chi sostiene quella tesi sottende implicitamente un disconoscimento dell’importanza della campagna vaccinale – argomenta Danti – la norma è chiara e va in una direzione: proteggere se stessi e gli altri, anche quando si visita una sala museale. Ritengo dunque giusta la richiesta di Green Pass per l’accesso nei musei, è una forma di libertà per godersi la bellezza di un dipinto o di una statua, autotutelandosi e tutelando gli altri. E’ un senso di responsabilità. Il problema riguarda casomai il diritto alla vaccinazione per tutti, per i senzatetto, per gli immigrati, per i Paesi più poveri".