'Giornate FAI di primavera': il 23 e 24 marzo appuntamento a San Rossore e a Volterra

Il Fondo Ambiente Italiano in occasione della 27esima edizione delle "Giornate di primavera" apre alle visite la Villa del Gombo all'interno del Parco di San Rossore e il Convento di San Girolamo a Volterra

Presentazione 27° "Giornate FAI di primavera"

Presentazione 27° "Giornate FAI di primavera"

Pisa, 19 marzo 2019 -  La perfetta unione fra natura e architettura a pochi passi dall'incontaminata spiaggia del Gombo, dentro al Parco di San Rossore. Oppure il tesoro artistico custodito all'interno delle cappelle del Convento di San Girolamo a Volterra. Sono i due siti che il FAI - Fondo Ambiente Italiano - sabato 23 e domenica 24 marzo aprirà alle visite di curiosi e appassionati in occasione della 27° edizione delle "Giornate FAI di primavera".

L’edificio religioso volterrano, che conserva le preziose pale di terracotta invetriata del 1500 di Giovanni Della Robbia, sarà visitabile domenica dalle 10 alle 17. L’ingresso alla villa, voluta dal presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in quella che da tenuta dei Savoia era diventata proprietà presidenziale nel dopoguerra, sarà invece consentito il sabato (dalle 14 alle 17.30) e la domenica (10-17.30), con la speciale guida degli alunni della classe 1° A del liceo classico “G. Galilei” di Pisa. Come da tradizione non ci sarà un biglietto: i visitatori potranno lasciare un’offerta volontaria all’entrata in sostegno al Fai.

“Per le influenze provenienti da oltreoceano – commenta Giovanni Maffei Cardellini, presidente del Parco -, e per il fatto che a costruirla sono stati Luccichenti e Monaco, già architetti del regime fascista, la Villa del Gombo racchiude in sé uno spaccato di almeno 30 anni di storia italiana”. L’accesso sarà consentito soltanto attraverso le navette gratuite messe a disposizione dal Parco e dal Fai, che faranno la spola fra l’edificio e il banco della fondazione posto nelle vicinanze del parcheggio per i mezzi privati. “I visitatori potranno lasciare auto e scooter e poi arrivare alla villa senza congestionare il parco con i gas di scarico”, sottolinea Patrizia Pinto, capo della delegazione Fai di Pisa. “La divulgazione e l’accessibilità della bellezza, dell’arte e della cultura sono alla base dell’operato del Fai – prosegue -. Dal 1993 oltre 11 milioni di persone hanno visitato i siti aperti”.

“Il patrimonio artistico di Pisa e provincia è un contesto di beni da tramandare di padre in figlio”, conclude Paolo Pesciatini, assessore al Turismo. “Casualmente l’edizione 2019 delle “Giornate di primavera” si inserisce nel cartellone di eventi del Capodanno Pisano. Una motivazione in più per affermare l’esigenza di costruire un’offerta turistica meglio strutturata e più delocalizzata”.

Andrea Martino