di Ilaria Vallerini  "Les Jeux sont faits", come dicono i francesi. O meglio le iscrizioni a scuola sono ufficialmente chiuse, nonostante qualche ritardatario che si sta recando sul filo di lana presso le segreterie degli istituti per completare l’iscrizione. Tuttavia, secondo i dirigenti scolastici la fotografia scattata dai numeri raccolti dà già un’idea cristallina delle preferenze dei pisani. I numeri parlano chiaro: il Liceo Buonarroti passa in testa al Liceo Dini con 284 nuovi iscritti rispetto ai circa 200 dello scientifico di via Benedetto Croce. "I dati delle iscrizioni sono in linea con quelli registrati l’anno scorso, quando avevamo raggiunto quota 281 iscritti", spiega il dirigente scolastico del Buonarroti, Alessandro Salerni. Dati alla mano, ora il preside dello scientifico dovrà sciogliere un nodo fondamentale, quello della carenza di aule, una criticità annosa per gli istituti provinciali. Ma facciamo un passo indietro. In breve, con lo scoppio della pandemia, il problema aule si è trasformato in una vera e propria emergenza. Da quel momento, a seguito delle pressioni da parte delle scuole, la Provincia di Pisa ha assicurato soluzioni tempestive per arginare i problemi di spazio. "La nostra speranza è quella di ricevere in tempo dalla Provincia di Pisa gli spazi riqualificati dell’ex biblioteca provinciale. In tempo significa entro l’inizio del nuovo anno scolastico - precisa Salerni - in modo da recuperare ben 3 aule".  Una novità di quest’anno che è strettamente legata al tema aule è "l’iscrizione di cinque alunni con disabilità, una soddisfazione dato si tratta del primo anno in cui registriamo questi numeri - dice Salerni -. Probabilmente le famiglie hanno percepito la nostra scuola come uno spazio adeguato e inclusivo. Per l’appunto abbiamo abbattuto diverse barriere architettoniche, sono stati montati nuovi montascale nell’edificio principale e se gli spazi richiesti alla Provincia saranno pronti per tempo, saremo a cavallo". Meno soddisfazione nelle parole della dirigente scolastica del Liceo scientifico Dini, Adriana Piccigallo, nonostante secondo la classifica Eduscopio 2022, la mappa interattiva dei migliori istituti superiori d’Italia redatta dalla Fondazione Agnelli, il suo istituto è ancora primo in città. "Abbiamo registrato un lieve calo – spiega la preside Piccigallo -, quindi, questo vorrà dire che l’anno scolastico 2023-24 partirà con una classe prima in meno".

Cronaca

di Ilaria Vallerini

"Les Jeux sont faits", come dicono i francesi. O meglio le iscrizioni a scuola sono ufficialmente chiuse, nonostante qualche ritardatario che si sta recando sul filo di lana presso le segreterie degli istituti per completare l’iscrizione. Tuttavia, secondo i dirigenti scolastici la fotografia scattata dai numeri raccolti dà già un’idea cristallina delle preferenze dei pisani. I numeri parlano chiaro: il Liceo Buonarroti passa in testa al Liceo Dini con 284 nuovi iscritti rispetto ai circa 200 dello scientifico di via Benedetto Croce. "I dati delle iscrizioni sono in linea con quelli registrati l’anno scorso, quando avevamo raggiunto quota 281 iscritti", spiega il dirigente scolastico del Buonarroti, Alessandro Salerni. Dati alla mano, ora il preside dello scientifico dovrà sciogliere un nodo fondamentale, quello della carenza di aule, una criticità annosa per gli istituti provinciali. Ma facciamo un passo indietro. In breve, con lo scoppio della pandemia, il problema aule si è trasformato in una vera e propria emergenza. Da quel momento, a seguito delle pressioni da parte delle scuole, la Provincia di Pisa ha assicurato soluzioni tempestive per arginare i problemi di spazio. "La nostra speranza è quella di ricevere in tempo dalla Provincia di Pisa gli spazi riqualificati dell’ex biblioteca provinciale. In tempo significa entro l’inizio del nuovo anno scolastico - precisa Salerni - in modo da recuperare ben 3 aule". 
Una novità di quest’anno che è strettamente legata al tema aule è "l’iscrizione di cinque alunni con disabilità, una soddisfazione dato si tratta del primo anno in cui registriamo questi numeri - dice Salerni -. Probabilmente le famiglie hanno percepito la nostra scuola come uno spazio adeguato e inclusivo. Per l’appunto abbiamo abbattuto diverse barriere architettoniche, sono stati montati nuovi montascale nell’edificio principale e se gli spazi richiesti alla Provincia saranno pronti per tempo, saremo a cavallo". Meno soddisfazione nelle parole della dirigente scolastica del Liceo scientifico Dini, Adriana Piccigallo, nonostante secondo la classifica Eduscopio 2022, la mappa interattiva dei migliori istituti superiori d’Italia redatta dalla Fondazione Agnelli, il suo istituto è ancora primo in città. "Abbiamo registrato un lieve calo – spiega la preside Piccigallo -, quindi, questo vorrà dire che l’anno scolastico 2023-24 partirà con una classe prima in meno".

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Il Liceo Bonarroti batte il Dini per numero di nuovi studenti. Il dirigente Salerni: "Dati in linea", delusa Piccigallo: "Registrato un lieve calo"

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