"Ginnastica dinamica militare" nella palestra della scuola, polemica sulla lezione a Pisa

Il collegio docenti dell'Istituto Renato Fucini condanna all'unanimità l'iniziativa concessa dal Comune: "Imparare le dinamiche militari è quanto più lontano dai valori scolastici"

Una lezione di ginnastica militare

Una lezione di ginnastica militare

Pisa, 12 settembre 2022 - Polemica a Pisa per la decisione del Comune di concere la palestra di una scuola cittadina per una lezione di prova di "ginnastica dinamica militare", disciplina proposta da un ente privato. Subito dopo la proposta dell'iniziativa, il collegio dei docenti dell'Istituto comprensivo 'Renato Fucini' ha espresso "all'unanimità il proprio dissenso e la propria contrarietà" all'appuntamento previsto per il 19 settembre.

La scelta è stata aspramente criticata anche dalla lista civica di Sinistra di opposizione, Una città in comune. Il documento dei docenti della scuola - primaria e secondaria di primo grado - afferma che la disciplina "sulle proprie pagine social e su ogni materiale facilmente reperibile in rete, dichiara di basare la propria attività sull'utilizzo di spirito e corpo delle dinamiche di appartenenza militare mettendo in campo un metodo atto a forzare con la dovuta aggressività le barriere resistenti psico-culturali attraverso un impegno che serve a creare coesione come nelle caserme militari".

Ma il testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, aggiungono i docenti, "prevede che le attrezzature scolastiche siano utilizzate, al di fuori dell'orario del servizio scolastico, solo per attività che realizzino la funzione della istituzione scolastica di centro di promozione culturale, sociale, sportiva e civile" e quindi «una ginnastica a corpo libero programmaticamente dura e vocata all'aggressività in cui vi è una conduzione dell'allenamento da parte dell'istruttore con comandi in stile militare sia antitetica, nelle forme e nella sostanza, alle finalità scolastiche (in special modo quelle di un comprensivo che accoglie bambini dai 3 ai 14 anni)".

"Imparare le dinamiche di appartenenza militare - concludono gli insegnanti - è quanto più lontano dai valori scolastici della scuola italiana e da quanto noi stessi docenti mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro in classe".