Tre donne si sono già rivolte allo sportello, il nuovo servizio della Pubblica Assistenza di Pisa dedicato "ad ascolto e accoglienza alle persone vittime di violenza di genere". La sede è nei locali dell’associazione in via Bargagna 2, "per dare protezione a chi si rivolge a noi, nei paesi verrebbero subito individuate", "volontarie e volontari opportunamente formati e preparati hanno attivato un punto dedicato con un numero telefonico e un’email (378 3040219 - vanessa@papisa.it)". L’attività rientra nel progetto “Vanessa”, promosso da Anpas Toscana. "La prima esperienza è stata a Empoli", spiega il presidente della Pa Alessandro Betti. "Sono stati organizzati corsi in Toscana e a Ponsacco (ci sono iniziative anche a Santa Maria a Monte e Cascina) dove avevano partecipato anche i nostri volontari. In questi pochi giorni di attività sono già arrivate le prime segnalazioni, casi per i quali non c’è stato bisogno di contattare la Questura, ma che sono stati passati alla Casa della donna per un sostegno concreto. Abbiamo un filo diretto con gli agenti specializzati e anche con le associazioni che forniscono aiuto. Tre le segnalazioni, dicevo, storie che distruggono. In una, una signora con figli minori ha raccontato di essere maltrattata dal marito. Le nostre operatrici sono formate per l’ascolto, sono disponibili per aiutare le persone a far fare loro il passo successivo con un supporto concreto". An. Cas.

Cronaca

Tre donne si sono già rivolte allo sportello, il nuovo servizio della Pubblica Assistenza di Pisa dedicato "ad ascolto e accoglienza alle persone vittime di violenza di genere". La sede è nei locali dell’associazione in via Bargagna 2, "per dare protezione a chi si rivolge a noi, nei paesi verrebbero subito individuate", "volontarie e volontari opportunamente formati e preparati hanno attivato un punto dedicato con un numero telefonico e un’email (378 3040219 - vanessa@papisa.it)". L’attività rientra nel progetto “Vanessa”, promosso da Anpas Toscana. "La prima esperienza è stata a Empoli", spiega il presidente della Pa Alessandro Betti. "Sono stati organizzati corsi in Toscana e a Ponsacco (ci sono iniziative anche a Santa Maria a Monte e Cascina) dove avevano partecipato anche i nostri volontari. In questi pochi giorni di attività sono già arrivate le prime segnalazioni, casi per i quali non c’è stato bisogno di contattare la Questura, ma che sono stati passati alla Casa della donna per un sostegno concreto. Abbiamo un filo diretto con gli agenti specializzati e anche con le associazioni che forniscono aiuto. Tre le segnalazioni, dicevo, storie che distruggono. In una, una signora con figli minori ha raccontato di essere maltrattata dal marito. Le nostre operatrici sono formate per l’ascolto, sono disponibili per aiutare le persone a far fare loro il passo successivo con un supporto concreto".
An. Cas.

"Già tre chiamate di donne  al Centro ascolto ’Vanessa’"    

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