Morte di Francesco Pantaleo, l'autopsia: "No segni di violenza sul corpo carbonizzato"

Pisa, i primi risultati dell'autopsia. Le indagini per istigazione al suicidio intanto vanno avanti

Francesco Pantaleo e il luogo del ritrovamento

Francesco Pantaleo e il luogo del ritrovamento

Pisa, 5 agosto 2021 - Non ci sono segni di violenza da parte di terzi sul corpo di Francesco Pantaleo, 23 anni, lo studente di Marsala fuorisede a Pisa trovato morto carbonizzato in un campo di San Giuliano Terme, a 5 km dalla sua abitazione. L'autopsia sul corpo del giovane è andata avanti per almeno un paio di giorni.

Molti gli esami che devono essere svolti sul corpo per cercare di fare luce sul mistero della sua morte. Un primo importante risultato, che indirizza le indagini, riguarda il corpo: non sono stati riscontrati segni di violenza infatti.

Francesco Pantaleo avrebbe posto fine alla sua vita volontariamente, senza che qualcuno lo abbia materialmente portato in quel campo. Ma cosa lo ha indotto a quel gesto? Le indagini per istigazione al suicidio vanno avanti. Ancora molti gli aspetti da ricostruire.

Il ragazzo è scomparso il 24 luglio e subito sono iniziati gli appelli della famiglia e degli amici. Il 30 la tragica notizia: il corpo che era stato ritrovato a San Giuliano Terme era di Francesco. Gli inquirenti ci sono arrivati tramite l'esame del dna. Altri esami verranno svolti sul corpo di Francesco Pantaleo: tra questi anche quelli tossicologici, che potrebbero dare ulteriori dettagli su cosa è accaduto tra il 24 e il 25 luglio, quando appunto è stato dato l'allarme.