Fotovoltaico impattante per l’agricoltura

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Carla

Bezzini*

Il comune di Piombino non si è opposto alla realizzazione “degli” impianti fotovoltaici, ma a “quell’impianto” che andrà ad occupare quasi 80 ettari di terreno agricolo. Una scelta sbagliata ed invasiva per un’area in gran parte votata all’agricoltura, anche di qualità, e fortemente impattante per gli abitanti della zona che vedranno svalutati i propri beni e che saranno costretti a vivere accerchiati da oltre 70.000 pannelli fotovoltaici. Il Comune è favorevole alla diffusione delle rinnovabili, ma è anche preoccupato per la salvaguardia del territorio e della diversificazione produttiva. Quella vasta area purtroppo era stata dichiarata, dalla Regione, idonea agli impianti, con il consenso degli amministratori precedenti, cioè dichiarata sacrificabile: non dimentichiamo che nel nostro paese, negli ultimi 50 anni, oltre 5 milioni di ettari agricoli sono scomparsi per la cementificazione dilagante e per l’utilizzo finalizzato alle speculazioni legate al business dell’energia. Nello specifico, il nostro territorio è stato bersagliato per anni da progetti devastanti, ambientalmente e paesaggisticamente, e ancora oggi continua l’aggressione, vedi la destinazione di Piombino a polo dei rifiuti della Toscana e rigassificatore: per non parlare degli oltre 900 ettari di aree inquinate da bonificare, ignorate da oltre 20 anni. In prima istanza il comune ha contestato la richiesta di non assoggettabilità al procedimento di Via avanzato dall’azienda, che a quel punto ha chiesto l’autorizzazione unica regionale. Nel corso del procedimento il comune ha inciso in modo determinante per molte parti del progetto e grazie alle sue numerose osservazioni , ha portato all’indizione di varie Conferenze dei Servizi, nel corso delle quali è stato significativamente modificato e migliorato per la tutela ambientale dell’area. Il ruolo significativo dell’amministrazione finalizzato ad ottenere quante più mitigazioni possibili e quanti più miglioramenti è facilmente verificabile nella documentazione pubblica sul sito della Regione.

*Assessore all’ambiente del Comune di Piombino