Foto clonate B&B truffato

L’allarme della polizia postale: "Case fantasma, attenzione ai siti! Le regole per una vacanza sicura"

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Vacanze sicure, per chi le fa. Ma anche per chi le offre. Perché la truffa colpisce tutti, come il bed & breakfast sul nostro litorale truffato da chi ha copiato le foto del sito. A mettere in guardia i pisani sui pericoli della rete per chi prenota online è la polizia postale (con la dirigente del compartimento di Firenze Annalisa Lillini), Unc - Unione nazionale consumatori e Subito che collaborano per "offrire un supporto concreto per scegliere la propria casa vacanza in sicurezza". Quest’anno, infatti, in molti preferiscono passare le ferie in alloggi, più isolati rispetto ad altre strutture, dato l’allarme Covid ancora in corso. Ed eccola, allora, la guida, "in otto semplici regole". "Per verificare la coerenza e la veridicità tra immagini e case, utilizzare un motore di ricerca web di immagini su cui caricare le foto presenti dell’annuncio", si spiega. Si può così controllare che non si tratti di scatti di repertorio. "Cercare la strada indicata sulle mappe e visualizzarla tramite satellite" per vedere se c’è corrispondenza con le indicazioni date. Altro consiglio: "Contattare l’inserzionista via chat" e "chiedere altre info e un numero di telefono, meglio se fisso". Ancora. "Il prezzo dell’immobile deve essere adeguato". Diffidare da spese troppo basse. "Incontrare di persona l’inserzionista per visionare la casa e consegnare l’importo di persona". "La richiesta della caparra è legittima, purché non superi il 20% del totale". "Mai inviare documenti personali, potrebbero essere usati per altri fini, poco leciti". Il pagamento? "Effettuarlo solo su Iban o metodi tracciati".

Il caso. Vittima, un bed & breakfast che si trova sul litorale pisano. Alcuni clienti hanno chiamato il titolare ignaro raccontandogli che le foto della sua attività erano state abbinate a una struttura (chissà quale) nei pressi di Roma e alla sua utenza telefonica, per prenotare, però, c’era da fare un bonifico a una banca slovena. Perché - gli hanno chiesto - dobbiamo dare i soldi a un istituto di credito straniero? Gli utenti avrebbero poi dovuto fare il saldo qualche gioprno prima di partire. Ma al loro arrivo nella capitale avrebbero trovato tutta un’altra situazione o, ancora più probabilmente, niente.

E’ solo un esempio di quello che può accadere rispondendo ad annunci online, in particolare su facebook. Perché il web resta una grande opportunità, ma è importante saperlo usare. Un consiglio è quello di rivolgersi a siti specializzati e lasciar perdere i social. E di non farsi abbindolare da annunci anche belli graficamenti, ma vuoti nella sostanza.

Altri casi. In passato, è capitato che vacanzieri siano arrivati all’ombra della Torre con la casa prenotata già affittata, non disponibile o addirittura fantasma.

In questo periodo continuano poi ad andare forti le truffe delle compravendite dalla Costa D’Avorio. Si fa avanti un acquirente dall’Africa per qualsiasi prodotto (l’ultimo in ordine cronologico una stufa a pellet), anche di valore, non gli interessa la cifra, ma la banca vuole un anticipo. Una volta ottenuti i soldi, il compratore sparisce.

Antonia Casini