Calciatori vandali dopo la sconfitta. La società li ‘condanna’ ai lavori utili

Gli juniores del Fornacette dovranno riordinare gli spogliatoi

Calcio (foto d'archivio)

Calcio (foto d'archivio)

Pontedera (Pisa), 14 dicembre 2018 - Punizione esemplare per tre ragazzi della squadra juniores del Fornacette Casarosa, in provincia di Pisa. il presidente Luca Baldi e il consiglio direttivo hanno sospeso per un mese tre giocatori responsabili di atti vandalici, sabato scorso al campo sportivo di Carignano, in provincia di Lucca, dopo la partita del campionato juniores tra Ponte a Moriano e Fornacette casarosa. E la società pagherà il conto. durante il mese di sospensione non potranno giocare partite di campionato e neppure le amichevoli. Inoltre i ragazzi dovranno provvedere a «lavori socialmente utili in società»: arrivare per primi agli allenamenti e andare via per ultimi dopo aver messo a posto gli spogliatoi, preparare il campo e sistemare tutta l’attrezzatura.    Durante le partite, invece, si divideranno i compiti di guardalinee e magazziniere, cioè preparare le maglie ai compagni e riprenderle a fine gara per portarle a lavare. Al termine della partita persa 6-2 contro il Ponte a Moriano, i tre ragazzi avevano scritto «Lucca m...» sul muro dello spogliatoio e buttato nel fiume che scorre accanto al campo alcuni birilli in plastica usati negli allenamenti. «Credo fortemente che questo tipo di azione sia necessaria a far capire loro il rispetto per i locali, le cose e le persone – dichiara il presidente del Fornacette Casarosa, Luca Baldi –. Ho incontrato i ragazzi e i loro genitori, puntualizzando che l’educazione sportiva è compito nostro e l’educazione alla vita è compito loro, dei genitori. Con questa decisione voglio anche far tacere tutti quei moralisti che hanno espresso commenti sui social. Alla società lucchese il Fornacette pagherà il conto dell’imbiancatura e dei cinesini, tralasciando e non polemizzando sul modo di come sono venuto a conoscenza dell’accaduto (tramite La Nazione e Facebook ndr)». Il campo di Carignano è gestito dalla società Sant’Alessio la cui presidente, Michela Massei, con una nota, «ringrazia il presidente del Fornacette e i ragazzi che hanno ammesso la cavolata».    «Mi dispiace un po’ per una frase del comunicato del signor Baldi – aggiunge Massei – in cui si risente del modo in cui è venuto a conoscenza dei fatti accaduti. Mi pare quasi che la polemica sia diretta a noi, a me che ho messo quel post sulla mia pagina Facebook, come monito ai miei ragazzi, che poi, senza volere, si è divulgato, creando un polverone. Il post l’ho pubblicato la domenica a fine mattinata. Se qualcuno del Fornacette ci avesse chiamato prima per scusarsi, sarebbe finita lì, c’era stato tutto il tempo. Come del resto gli adulti che accompagnavano la squadra avrebbero potuto parlare con noi prima di andarsene dal campo a fine gara, invece di cercare di fuorviare quando sono stati sentiti sull’accaduto che era diventato di dominio pubblico». «Spero davvero che quell’alone di polemica non fosse riferito a noi – conclude la dirigente del Sant’Alessio –. Comunque finisce qui: il presidente Baldi ha preso i provvedimenti che ha ritenuto giusti. Aggiungo solo che, forse, una mezza scusa e non una velata accusa, mi avrebbero fatto piacere».

Gabriele Nuti