Fioraio morì in incidente, nei guai un 23enne

Antonio Grassotti era deceduto mentre tornava a casa da una consegna. "Il giovane aveva assunto stupefacenti". La famiglia parte civile

Antonio Grassotti, fioraio molto noto nella comunità

Antonio Grassotti, fioraio molto noto nella comunità

San Giuliano (Pisa), 30 giugno 2022 - Sotto accusa, per omicidio stradale aggravato dall’alterazione psicofisica (l’uso di sostanze, eventulità ancora da dimostrare) c’è un 23enne del luogo. Prima udienza preliminare per la morte di Antonio Grassotti, 50 anni, il fioraio storico di Ripafratta: si era scontrato frontalmente a bordo della sua Smart con una Opel Corsa, alla guida, appunto, il 23enne.

Antonio, conosciutissimo, aveva appena donato alla comunità parrocchiale di Avane per l’inaugurazione del circolo i suoi fiori, ma a casa non è mai rientrato. L’incidente era accaduto nella notte di Ognissanti, nella quale, anche sul nostro territorio, si festeggia ormai la festa di Halloween. Erano le 23 e qualche minuto, in via Verdi, tra Avane e Filettole, poco dopo una curva, il giovane (finito anche lui in ospedale in codice giallo) avrebbe perso il controllo della Opel, forse a causa dell’alta velocità, finendo sulla carreggiata opposta.

Ieri, davanti al giudice Laghezza (pubblico ministero Dominijanni), è stata avanzata la richiesta di citazione dell’assicurazione come responsabile civile. L’udienza è stata poi riaggiornata al 7 dicembre. I familiari, la mamma, la sorella e i nipoti sono rappresentati nel procedimento dagli avvocati Alessandro Niccoli e Andrea Callaioili. Grande ancora l’affetto verso il commerciante, punto di riferimento di più frazioni. Il 23enne è assistito dall’avvocato Paolo Redini che potrebbe chiedere per il giovane un rito alternativo.