Festival internazionale al debutto Spettacoli ancora più speciali dalla storica gradinata "riemersa"

Diciotto anni di vita ed un festival costretto a sfornare un cartellone in forma ridotta nell’estate post lockdown, ma che lancia grandi sfide: quindici appuntamenti che segneranno il ritorno, dopo duemila anni, degli spettatori nella cavea del teatro romano, grazie all’installazione di una porzione di gradinate finanziate nel 1991 dalla Crv e mai installate per problemi di natura tecnica. Un progetto naufragato, trent’anni fa, a causa di mancate autorizzazioni per il sistema di ancoraggio. Tribune abbandonate da anni (stessa sorte toccata al palco-teatro di Vittorio Gassman per la prima edizione di VolterraTeatro, altro scrigno caduto in disgrazia) nella zona di Poggio alle Croci. Un gioiello moderno (gradinate in vetroresina, calchi degli antichi gradoni di età romana) rispolverato per l’edizione numero 18 del festival internazionale: di quelle tribune finite alle ortiche, adesso rivivono nella sua giusta collocazione circa sette moduli (il 20% dell’intera struttura mai utilizzata), collocati nella parte bassa della cavea, che andranno a restituire a questa culla antica di arte il sogno di godersi la kermesse da un punto di vista unico. "Il ritorno delle tribune sarà uno spettacolo nello spettacolo – per dirla con le parole di Simone Migliorini, fondatore del festival, e del sindaco Giacomo Santi. Una grande opportunità per gli spettatori di un festival che, nonostante l’edizione ridotta, continua a rappresentare un pilastro culturale della città". Quindici appuntamenti che si protrarranno fino al 21 agosto (slittano ad ottobre i premi ‘Ombra della Sera’) che porteranno sul palco di pietra teatro, musica, e anteprime nazionali come ‘Prometeo’ tratto da Eschilo con Edorardo Siravo (7 agosto) e ‘L’uomo dal fiore in bocca’ da Pirandello (12 agosto). Altra novità riguarda la possibilità di visitare gratuitamente un museo o un sito archeologico della città con il biglietto del festival.

i.p.