"E’ il momento di disubbidire"

Migration

PISA

Quasi 90 milioni di euro, è questa la cifra complessiva arrivata a Pisa tra il Decreto Rilancio (58) e i Decreti Ristori (29), fondi assegnati e destinati a 27mila beneficiari sul territorio provinciale. Se questa è la ‘fotografia’ attuale del sostegno del governo, si diffonde l’hastag #ioapro. E’ questo il ‘movimento’ attorno al quale si stanno riunendo bar e ristoranti in tutta Italia. Una protesta pacifica che dal prossimo 15 gennaio vedrà il mondo della somministrazione aperto senza tener conto dei dpcm. L’appuntamento è infatti fissato per la vigilia dell’entrata in vigore del nuovo decreto che dovrebbe prevedere misure ancora più restrittive per bar e ristoranti. Stremati da mesi di chiusure, la categoria contesta la proroga dello stop alle cene se non per consentire la consegna a domicilio ai clienti e l’asporto che però potrebbe essere vietato dopo le 18 per i bar. Sul nostro territorio, tra i tanti aderenti, c’è il Bar I Portici in centro a Cascina: "Siamo stanchi, è arrivato il momento della disobbedienza. Non è un atto di forza ma di sopravvivenza – dice Massimo Scarselli (foto) – in questi giorni gialli, con la riapertura delle scuole, un po’ di movimento in più c’è stato ma noi abbiamo perso il 65% del fatturato, dai 20 kg di caffè alla settimana a novembre siamo arrivati a sei, abbiamo perso tutte le nostre serate musicali. Non solo: di sei addetti siamo rimasti in due – io e mia moglie - qualcuno dei dipendenti è in cassa integrazione, due contratti a tempo determinato purtroppo non sono stati rinnovati ed è stata una scelta dolorosissima. Ma non potevamo fare altrimenti. E la preoccupazione principale, adesso, è che il protrarsi in avanti di questa situazione rallenterà comunque la ripartenza, se e quando ci sarà. Per tornare a lavorare come prima sarà un calvario. Anche se noi non ci siamo mai fermati, addirittura inaugurando un angolo nuovo all’interno del locale dedicato ai distillati e alle degustazioni che ha calamitato clienti da Pisa e Pontedera, lo stravolgimento è totale. Ora dobbiamo dire basta: che senso ha tenerci aperti a pranzo e non a cena?"

F.B.