REDAZIONE PISA

E adesso "Fiera Milano" parla anche pisano

Il manager Stefano Bargellini, esperto di protezione di siti industriali, nominato responsabile sicurezza della grande struttura espositiva

di Guglielmo Vezzosi

Di sicurezza di siti industriali e di grandi sedi produttive è uno dei maggiori esperti a livello nazionale e non è poco specie oggi – tempo di ripartenza a tutti i livelli – per un tema delicatissimo e strategico che impone di occuparsi non solo di protezione degli spazi fisici e delle persone che li frequentano, ma anche di cyber security per la protezione di reti, informazioni e sistemi informatici. Non è dunque un caso se un top manager del calibro di Stefano Bargellini – pisano doc, laurea in scienze politiche nel nostro ateneo, nonché commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana – è stato nominato direttore per la sicurezza di Fiere Milano Spa. Un incarico di grande responsabilità, soprattutto adesso che l’intero settore dei grandi eventi espositivi e del business si è rimesso in moto.

Dottor Bargellini, lei vanta una profonda esperienza nel campo della sicurezza e della sicurezza industriale, maturata in una vita di lavoro.

"Le due esperienze più importanti sono state quelle in Esselunga Spa, dove ho svolto l’incarico di Security e Satefy manager, dal 1987 al 1996 e, successivamente, in Vodafone come direttore affari generali e sicurezza, fino al 2017 e poi per ulteriori quattro anni come consulente".

Ma la sua prima esperienza lavorativa è stata al Comune di Pisa, con un incarico di responsabilità alla polizia municipale.

"Sì, esatto, ho un bel ricordo anche di quel periodo. Istituimmo il primo nucleo di polizia di quartiere, una novità assoluta per l’epoca, gli anni Ottanta, poi diventata una pratica normale e diffusa in tutte le città".

E adesso il nuovo incarico a Milano.

"Il tema della sicurezza nel momento in cui il Paese si sta rimettendo in moto è fondamentale soprattutto per una realtà come quella di Fiera Milano, dove si registrano migliaia di ingressi con punte di 50-60mila visitatori al giorno".

Fate tutto da soli?

"Certamente no, ma in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, con la polizia di Stato e delle comunicazioni , l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, con la polizia municipale e con il Compartimento polizia stradale della Lombardia".

Come si gestiscono decine di migliaia di accessi al giorno?

"Con una stretta collaborazione tra enti, istituzioni e tutte le realtà in campo. La collaborazione pubblico-privato può funzionare molto bene. Un esempio? La gestione della viabilità in entrata per chi arriva alla Fiera. Grazie alla sinergia con la polizia Municipale di Rho e Milano siamo in grado di diffondere messaggi su tutta la viabilità circostante alla zona Fiera attraverso una rete di display a messaggio variabile in maniera da indirizzare i veicoli verso i parcheggi liberi e così contribuire a fluidificare il traffico. E anche nei momenti di uscita vengono indicati con lo stesso sistema i percorsi più agevoli".

E in Fiera come si organizza la sicurezza?

"Ci occupiamo della sicurezza fisica delle persone che accogliamo negli spazi espositivi attraverso i controlli con i metal detector all’ingresso, un sistema come quello in uso negli aeroporti. E poi gestiamo il controllo del Green Pass, ma chi ne è sprovvisto e vuole visitare gli stand ha la possibilità di utilizzare alcuni hub di Fiera Milano dove si effettuano i tamponi e dove, grazie alla collaborazione con l’ospedale San Raffaele di Milano, è sempre disponibile personale sanitario".

C’è poi il delicato tema della prevenzione dei rischi.

"Certamente. Quello che posso dire è che disponiamo di un sistema di videosorveglianza molto avanzato in grado di monitorare ogni metro quadrato ella Fiera, a garanzia di visitatori ed espositori. Abbiamo poi la fortuna di avere un commissariato di polizia a due passi da noi e addirittura una stazione dei carabinieri all’interno della Fiera".

Quindi Fiera Milano ha investito molto sul versante-sicurezza.

"L’ad di Fiera Milano Spa, Luca Palermo, è molto sensibile rispetto ai temi della sicurezza e anche della sicurezza informatica, tanto che l’azienda nello scorso mese di luglio ha firmato il protocollo Cnaipic -Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche con la polizia di Stato che prevede uno scambio di informazioni reciproche e immediate con la polizia delle comunicazioni in caso di minaccia o di attacco reale dal mondo degli hacker. Un percorso che riconosce a Fiera Milano il ruolo di società strategica nel panorama economico nazionale".

E il rapporto con il personale?

"Molto buono. Ho trovato persone estremamente motivate, orgogliose e con grande senso di appartenenza alla Fiera. Costante e prioritaria è poi l’attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro in stretta collaborazione con la struttura dedicata a questo importante settore".

Lei vive ormai stabilmente in Lombardia, ma torna ancora a Pisa?

"Sì, spesso torno con mia moglie Cecilia a Pisa dove abbiamo ancora parenti e amici cari".

Come ricorda la sua città?

"Con nostalgia: mi piace tornare in Borgo Stretto, piazza delle Vettovaglie, il centro storico dove rivivo le emozioni e le immagini dei personaggi, ormai scomparsi, che caratterizzavano la città. E mangiare pizza e cecina buona come in nessuna altra parte d’Italia".