"Due giorni senza mai una risposta" Il numero anti-Covid è off limits"

La denuncia di un papà la cui. figlia era stata a contatto . con un soggetto positivo. "Tanta rabbia: è una vergogna"

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"Tutti gli operatori sono occupati, si prega di richiamare più tardi". La vocina registrata ripete all’infinito le stesse identiche parole. E l’attesa diventa un muro sul quale rimbalzano preoccupazione e rabbia. Dopo le numerose segnalazioni da parte di cittadini che, al rientro dall’estero, sono rimasti in attesa di tampone e assistenza a causa dell’inaccessibilità dei numeri dedicati, arriva un’altra denuncia. E anche in questo caso si tratta di un numero perennemente irraggiungibile.

Il fatto: il contatto di un familiare – la figlia – con un soggetto positivo. Il tampone (poi risultato negativo) e tanti dubbi, sui tempi e anche sul comportamento che i familiari devono tenere. "Sabato 5 settembre – racconta il padre – cerco di contattare qualcuno per avere dei chiarimenti. Penso al servizio regionale e provo a telefonare. Scopro così che il numero 055 4385850 attivato per rispondere alla ’misure urgenti per il contenimento del contagio’ è raggiungibile solo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13. Come se sul far della sera o durante il fine settimana la carica virale si attenuasse...". Il papà non demorde: "Dal sito Ars Agenzia Regionale Sanità, leggo che ’le persone che hanno avuto contatti stretti o vivono con casi confermati devono segnalarlo obbligatoriamente alla Asl di riferimento e sono sottoposte a ’isolamento fiduciario di 14 giorni’. Per Pisa il numero è 050 954444: purtroppo, però, il numero dedicato non risponde mai! Da fine mattina e fino alle 14,15 rimango in attesa che la mia posizione scali dalla numero 7 alla numero 2. Per 46 minuti di cui gli ultimi 23 in prima posizione nessuna risposta..". "Saranno in pausa pranzo" pensa l’uomo. "Alle 14,58 ci riprovo: il numero dice che ci sono molte chiamate, di riprovare più tardi, ma poi miracolosamente una voce registrata mi dice che sono in sesta posizione e così decido di mettere in viva voce ed attendere. E io attendo, attendo, attendo...". Risultato: 4 ore e 6 minuti. "Durante questo lasso di tempo sono scalato sino alla 2° posizione, considerando la media di una telefonata all’ora, alle 20 il servizio cessa e si è invitati a registrare un messaggio in casella vocale". Così anche domenica, stesso refrain. "Alla fine – racconta il papà – ho risolto telefonando a Roma, all’Istituto superiore di Sanità. Da Pisa non ha mai risposto nessuno". "Rimane l’amaro in bocca perchè non stiamo parlando di un semplice raffreddore e rimane anche la rabbia. Mi chiedo se ci sia realmente qualcuno dall’altra parte del telefono e se questo qualcuno sia pagato dai cittadini".

Francesca Bianchi