Distesa di bandiere, Washington come Lajatico

La scenografia per l’insediamento del presidente simile a quella del teatro del Silenzio. Alberto Bartalini: "Stessa idea, siamo onorati"

di Luca Bongianni

Washington come Lajatico, il National Mall come il Teatro del Silenzio. Tutto il mondo martedì scorso avrà visto, anche solo per un attimo, le immagini che arrivavano da Washington mentre era in corso l’insediamento di Joe Biden, il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Ad applaudire però non sono potute essere presenti le centinaia di migliaia di americani che durante l’Inauguration Day causa pandemia e terrorizzate dal clima di tensione sono dovute restare a casa.

Così l’entourage della Casa Bianca ha deciso di piazzare lungo tutto il National Mall di Washington 200mila bandiere a stelle e strisce a simboleggiare il popolo americano unito che in queste occasioni è solito invadere esultante la capitale degli Stati Uniti d’America. Una scena già vista sì, ma dove? Siamo a Lajatico, precisamente al Teatro del Silenzio, dove da 15 anni la musica italiana e non solo incontra la bellezza della natura. Per i motivi che tutti sappiamo il tradizionale concerto estivo live dello scorso anno di Andrea Bocelli saltò, troppo alto il rischio legato alla pandemia e all’impossibilità per gli spettatori provenienti da tutto il mondo di raggiungere il sito. E allora il regista Alberto Bartalini si mise a lavoro per creare comunque un’atmosfera suggestiva. Vennero installate nella platea un migliaio di bandiere di tutte le nazionalità del mondo. "People", questo il nome che venne dato all’installazione supportata dal main sponsor della Banca di Lajatico, fece presto il giro del mondo grazie anche al concerto in streaming con il quale il maestro Andrea Bocelli omaggiò tutti coloro che avevano acquistato i biglietti e non solo. Un’immagine suggestiva, centinaia di bandiere su una distesa all’aria aperta tra le colline di Lajatico. La stessa installazione che nei giorni scorsi abbiamo visto durante uno dei momenti più importanti della vita politica americana.

"Siamo onorati ed orgogliosi che la nostra idea è stata ripresa anche da chi ha organizzato la cerimonia di insediamento del presidente Biden – ha detto il direttore artistico Alberto Bartalini –. Nonostante il momento difficile che ci trovammo a vivere lo scorso anno pensammo che lo show doveva andare avanti e così ci mettemmo a lavoro per far vivere lo stesso il Teatro del Silenzio. L’arte ci è venuta in aiuto e ci ha permesso di andare avanti, con fiducia e speranza. L’immagine delle bandierine che sventolano danno l’idea di un pubblico che applaude. E mentre a Washington c’erano solo bandiere americane, a Lajatico abbiamo ospitato tutte le bandiere del mondo, il Teatro del Silenzio è internazionale e aperto a tutti". L’appuntamento adesso è per il concerto 2021 "Il mistero della Bellezza" fissato nelle date del 22 e 24 luglio prossimi, con la speranza di poter tornare ad ospitare il pubblico.