Cristicchi e il suo Dante per la storia del Dramma Un successo premiato da oltre 2mila spettatori

Oltre duemila spettatori per Simone Cristicchi e il suo canto per il "Paradiso", in omaggio a Dante. Un successo da standing ovation ad ogni replica per l’artista che con umiltà e autentica raffinatezza si è avvicinato alle parole eterne del sommo poeta. "Un anniversario memorabile quello dei settantacinque anni del Dramma Popolare di San Miniato, all’insegna delle grandi emozioni, di un’autentica partecipazione corale, della piena riaffermazione di quei valori che ne hanno dettato la nascita nel 1947", dice Marzio Gabbanini, tirando le somme di una edizione che, non solo per il numero, resterà nella storia del teatro.

"Il Dramma Popolare – precisa Gabbanini (nella foto con Laura Baldini e Simone Cristicchi) – ha dunque contribuito, particolarmente quest’anno, a delineare un cammino di ricerca individuale e collettiva insieme, a combattere le tante paure che attanagliano, a intraprendere un viaggio quasi iniziatico verso un Paradiso da scoprire intanto dentro di noi e nella natura, perfetta nella sua semplicità, costruita su legami solidali e armonici, su una bellezza tutta da vivere e contemplare, ma soprattutto da custodire". "E lo ha fatto – prosegue il presidente che in dieci anni ha riportato il Teatro del Cielo al centro del panorama nazionale – con un programma di spettacoli, uniti dall’idea di un viaggio nella contemporaneità attraverso il quale evidenziare i mali dell’inferno di oggi, la purificazione attraverso il pentimento e il perdono, fino alla felicità del Paradiso, quella luce di speranza che inonda ogni essere umano, ma anche in virtù di iniziative culturali che hanno suscitato interesse e mantenuto, intorno al Dramma, un’attenzione viva, una partecipazione convinta". E’ il caso della mostra delle opere pittoriche di Tropei fino alle conferenze su Dante e agli incontri, in diretta streaming, di scrittori, illustratori, musicisti, quali Corradini, Tessaro, Fink, con più di mille studenti delle scuole secondarie di primo grado sul tema della shoah attraverso l’immaginario dantesco.

"Gli obiettivi raggiunti sono il frutto – precisa Gabbanini – di quella unità di intenti, delle scelte operate in condivisione col direttore artistico, dei principi di serietà nel lavoro di squadra, che sorreggono l’operato dell’intera struttura organizzativa, del Cda e quindi dei consiglieri e del collegio dei sindaci revisori, dell’assemblea dei soci, degli amici del Dramma, del supporto finanziario della Fondazione Crsm, delle istituzioni pubbliche e di privati che mai fanno mancare aiuti determinanti per un Teatro dello Spirito, che si è mantenuto fedele alla propria identità di teatro popolare".