Covid, a Pisa restano 4 pazienti in terapia intensiva

E per l’ospedale è tempo di bilanci: l’emergenza sanitaria è costata 2 milioni e 300mila euro. Eseguiti quasi 50mila tamponi

Coronavirus

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Pisa, 30 maggio 2020 - Mentre riprende in modo graduale l’attività dell’Ospedale pisano, con le attività chirurgiche e ambulatoriali, l’Aoup traccia un bilancio dei recenti mesi. Nelle ultime settimane si assiste a un graduale svuotamento dei reparti finora dedicati ai malati Covid con una parallela attività di sanificazione per riconvertirli allo svolgimento delle attività ordinarie. Restano tuttavia obbligatorie le misure di prevenzione sull’igiene e il distanziamento sociale in tutte le aree ospedaliere.

Al momento sono a disposizione dei pazienti Covid 14 posti letto di terapia intensiva e 12 al Santa Chiara, mentre prima erano 184 i posti letto ordinari e 58 quelli di terapia intensiva. Il tasso massimo di occupazione si è registrato a fine marzo, con 187 letti totali occupati (151 ordinari + 36 di terapia intensiva) mentre il picco massimo di occupazione dei letti intensivi si è avuto ai primi di aprile (39), ed è poi cominciato a calare progressivamente.

Ad oggi sono 13 i ricoveri di pazienti Covid (9 ordinari + 4 di terapia intensiva). In tutta la fase dell’emergenza il Laboratorio di Virologia ha effettuato, oltre alle analisi ordinarie, 48.719 tamponi e circa 7000 test sierologici. La struttura di "Farmaceutica – Politiche del farmaco" ha prodotto una formula galenica liquida dell’antivirale lopinavir/ritonavir per ovviare alle temporanee carenze mentre la "Farmaceutica – Gestione dispositivi medici" ha rifornito i reparti di circa 640mila mascherine di vario tipo, 115mila fra FFP2 e FFP3, oltre 60mila camici e oltre 500mila guanti. Vasta l’attività di sorveglianza sanitaria tramite tampone naso-faringeo su tutti gli operatori che potevano avere avuto contatti o essere considerati a rischio contagio, così come lo screening sierologico effettuato a tappeto su circa 6mila persone afferenti all’ospedale, che ha dato esito positivo nel 2% dei casi.

Per fronteggiare l’emergenza sono state assunte 292 figure professionali: 17 medici specialisti, 27 specializzandi, 157 infermieri, 80 Oss, 1 biologo a tempo indeterminato, 8 tecnici di laboratorio, 2 tecnici perfusionisti. L’Aoup fa sapere che nel bimestre marzo/aprile sono calati del 54% i ricoveri totali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (4.582 vs 9.946) e si è osservato anche un consistente calo degli afflussi in Pronto soccorso, con una media nel mese di marzo di 106 accessi contro la media di 243 di gennaio. Sono state anche calcolate la degenza media dei ricoveri Covid (12,20 giorni) a fronte dei 6,75 giorni di ricoveri no-Covid e l’età media dei pazienti ricoverati nei reparti Covid: 69 anni vs 58 anni dei reparti no-Covid.

Nei due mesi di piena emergenza sono stati messi a disposizione degli operatori sanitari impegnati nei reparti Covid gli alloggi della Foresteria degli Spedalinghi e della Foresteria Le Benedettine dell’Università. Da metà maggio Aoup ha attivato il follow-up per i pazienti Covid dimessi dall’ospedale, che prevede un primo contatto telefonico e successivamente controlli ambulatoriali a 3, 6 mesi o un anno, a seconda delle necessità riscontrate.

Per l’emergenza in corso sono stati spesi 2.340.100 euro, di cui 1.382.439 di materiale consumabile (fra cui dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici, farmaci e diagnostici), 561.159 di attrezzature sanitarie (fra cui ventilatori polmonari, sistemi di telemonitoraggio), 6.102 di attrezzature non sanitarie e 390.400 di lavori di adeguamento strutturale.

A queste spese ha fatto da contraltare una bellissima gara di solidarietà che si è generata spontaneamente sin dai primi giorni. Alla data del 22 maggio ammonta a 712.367 il valore delle donazioni totali ricevute. L’Aoup esprime gratitudine "a tutti coloro che hanno voluto fare la loro parte in questa difficile partita della lotta al Covid-19 perché tutto ciò ha contribuito notevolmente a far crescere la motivazione e lo spirito di squadra per combattere questo virus".