"Condomini vivi, defibrillatori in ogni edificio"

La campagna lanciata dal cardiologo Cecchini con Confedilizia. "Obiettivo, città sempre più cardioprotetta. Corsi gratis ai residenti"

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di Antonia Casini

"Condomini vivi" è un progetto e un obiettivo. Perché "l’80% dei decessi improvvisi avviene in casa", spiega il dottor Maurizio Cecchini, presidente dell’omonima onlus. Nei giorni scorsi, durante il convegno organizzato con Confedilizia (dalla presidente, l’avvocato Barbara Gambini) e gli amministratori di condominio, è stata lanciata questa idea ancora in fase iniziale. "L’obiettivo è installare un defibrillatore nei condomini. Ce ne sono alcuni molto vicini tra loro o complessi con due-tre edifici: in quel caso è sufficente cominciare con uno per tutti. Come associazione ci siamo impeganti a garantire poi corsi gratuiti agli abitanti perché lo sappiano usare tutti: ricordo comunque che il funzionamento è molto facile". L’idea è quella di inserire all’odrine del giorno delle riunioni di condominio l’acquisto di un dae, un dispositivo da mettere poi a disposizione di tutti i residenti.

"Confedilizia ha intanto donato una macchina che metteremo in un posto utile. Pensavamo all’ingresso del vecchio pronto soccorso del Santa Chiara. Ora il ps è a Cisanello e così questa postazione potrebbe essere molto importante", prosegue il cardiologo.

I numeri. "L’ideale sarebbe iniziare con un centinaio di defibrillatori in modo da riuscire ad arrivare un po’ in tutti i quartiere. Pisa sarebbe la prima città con un progetto simile: sempre più cardioprotetta".

Nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia per inaugurare una postazione dae al Porto di Marina di Pisa in ricordo del dottor Paolo Citi, scomparso impovvisamente il 15 maggio scorso. Si tratta del dispositivo numero 563 messo attraverso l’impegno di "Cecchini cuore". A donarlo sono stati la moglie e i figli del medico scomparso. "Un gesto di senso civico elevato che cardioprotegge il Porto di Marina, proprio quel mare che il collega amava tanto", aggiunge Cecchini.

E poche settimana fa è stato regalato "un defibrillatore “top di gamma” ai colleghi (MINDRAY) della guiardia medica per la loro sede. Un dispositivo che, all’occorrenza, è anche portatile".