Leonardo Cosentini, 45 anni, avvocato, candidato di Lega, FdI, Forza Italia e Cosentini Sindaco: è lui che proverà a succedere a Susanna Ceccardi.
Si descriva: cosa fa nella vita, quali sono le sue passioni?
"Sono cresciuto, ho studiato, mi sono sposato (due figlie) e lavoro a Cascina, dove svolgo la professione di avvocato. Ho giocato per oltre 15 anni nella Polisportiva Casciavola Volley. Sono impegnato nel mondo del sociale e del volontariato locale: iscritto alla Misericordia e al Rotary, sono attivo in associazioni che sostengono i più deboli, i bambini e le persone in difficoltà. La politica è diventata la mia passione: consigliere comunale a Cascina dal 2001 al 2006 e dal maggio 2018 assessore a cultura, turismo, scuola e sport".
Perché si è candidato?
"Fare politica significa impegnarsi in prima persona per migliorare la vita quotidiana dei cittadini, mettendo al centro le loro esigenze. Lo spirito di servizio verso i cittadini è centrale nell’attività amministrativa. È necessario proseguire nel cambiamento avviato 4 anni fa: la mia impostazione è quella della ricerca del dialogo e del confronto con le persone, con i cittadini e con i miei avversari politici sempre nel massimo rispetto dei ruoli e della presenza sul territorio. La strada intrapresa per ridare a Cascina una prospettiva e uno sviluppo è ancora lunga ma il mio impegno sarà totale per il bene della cittadinanza e del futuro di Cascina".
Le tre priorità per Cascina?
"Un comune sempre più vicino ai cittadini. Trasparenza, digitalizzazione, informatizzazione e potenziamento della struttura comunale. Il Comune al servizio dei cittadini e non il contrario. Scuole moderne e contemporanee con la riorganizzazione dei plessi scolastici e valorizzazione delle Associazioni. Sostegno post Covid-19 alle attività produttive, valorizzazione dei negozi di vicinato, miglioramento della viabilità e delle infrastrutture".
Come si vive a Cascina?
"Bene, tanto è vero che abbiamo esempi di persone che pur venendo da fuori sono rimaste a vivere qui. Riusciamo a garantire servizi di collegamento ferroviario, farmacie comunali aperte come in una grande città, servizi scolastici e lavorativi, un’offerta sociale e culturale molto attiva".
Come vede la Cascina del futuro?
"Una città diversa che ha recuperato spazi pubblici, che ha dato nuova linfa alle attività e al sistema produttivo, commerciale e industriale. Ha fatto dell’innovazione un perno grazie a centri di eccellenza come Virgo, il Polo tecnologico di Navacchio e l’università di Pisa. Ma anche una città contemporanea dal punto di vista urbanistico con un sistema della mobilità evoluto e sostenibile. Una città attenta ai bambini e alla cura del verde pubblico".
Come si ricorda da bambino?
"Mi ricordo in una città che faceva della partecipazione e del confronto uno dei suoi tratti più distintivi. Una città in grado di tenere insieme generazioni diverse attraverso le sue molte attività. Dovremmo ritornare a recuperare quel tipo di socialità: una città a misura di tutte le generazioni".
Igor Vanni