Cento per la marinese Clara "Una vita tra libri e sport"

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di Ilaria Vallerini

L’elisir di lunga vita? L’aria pulita del lungomare di Marina di Pisa, la passione per il greco e il latino e un grande e lungo amore. Clara de Vicariis, napoletana di nascita ma marinese di adozione, ha festeggiato il suo centesimo compleanno insieme a parenti, amici e conoscenti, pisani e marinesi, e ha ricevuto la visita della consigliera comunale Virginia Mancini, in rappresentanza del sindaco e dell’amministrazione. Clara è una signora ancora in forma, di grande spirito e vitalità, la cui vita ha attraversato quasi tutto il secolo scorso, momenti di guerra e di pace, boom economici e recessioni.

"Nonna Clara è nata a Napoli nel 1922 - racconta la nipote Nafise -, il padre era ingegnere capo ferroviario e la madre proveniva dalle famiglie Palmieri e De Luca, entrambe fra i primi imprenditori napoletani di inizio secolo scorso: i De Luca nella loro officina producevano auto su licenza Daimler. Ha passato la sua infanzia ad Avellino, dove il nonno paterno era proprietario terriero, e ricorda ancora i lupi che nelle notti d’inverno a volte scendevano a valle, girovagando fra le ville della periferia cittadina". La famiglia materna invece "aveva una forte tradizione musicale ed era strettamente imparentata con i fratelli Ernesto e Giambattista De Curtis, fra i più noti compositori di canzoni napoletane; la casa era frequentata da tenori famosi come Beniamino Gigli e Tito Schipa, e Clara trascorse l’infanzia e l’adolescenza fra lezioni di pianoforte, studi classici e gite in montagna con il fratello maggiore Carlo, uno dei pionieri del Club Alpino a Napoli". Clara raccontano i parenti "fu una delle prime ragazze napoletane a praticare lo sci e l’arrampicata in montagna, ma anche la vela e le immersioni insieme a personaggi del calibro di Raimondo Bucher, primatista mondiale di apnea". In piena seconda guerra mondiale, "conobbe a Napoli Luigi Franco Imperatore, allora Ufficiale di Complemento, pisano "doc" ma con padre napoletano, che si trasferì nel dopoguerra a Milano per lavoro. Nel frattempo Clara si era laureata in lettere moderne ed era impiegata presso la Biblioteca Nazionale di Napoli". "Quando si sposarono nel 1952 - conclude la nipote - si recarono in viaggio di nozze a Pisa, per ammirare le luminarie di San Ranieri dall’Hotel Royal Victoria in cui alloggiavano, in quel momento nonna si innamorò della città. La casa di Marina, in piazza Gorgona è stata per molti anni la culla della loro grande storia d’amore".