Cavalli morti, interrogazione in parlamento

Il mistero della lunga scia di decessi sarà portato a. Roma dall’onorevole. Prestipino dei Democratici

Il caso dei cavalli morti al centro di recupero gestito da Italian Horse Protection a Tignano arriva in parlamento con un’interrogazione presentata dall’onorevole Patrizia Prestipino (Pd) ai ministri della salute e dell’ambiente. Dopo due anni e 19 cavalli morti improvvisamente, infatti, non c’è ancora nessuna certezza sulla causa dei decessi: non è esclusa la pista dolosa, mentre la gestione quotidiana delle attività del centro è in costante emergenza. "Abbiamo chiesto ai due ministri se non ritengano opportuno avviare un tavolo di ricerca per studiare e confrontare i dati delle analisi effettuate da diverse autorità ed enti con l’obiettivo di chiarire la causa o le cause dei decessi, così da garantire la sicurezza e il benessere degli animali ospiti del centro – sottolinea l’onorevole Prestipino - Abbiamo chiesto ai ministri quali impegni intendano assumere per dare una risposta rapida ad una vicenda che si protrae ormai da due anni". La prima morte improvvisa di un cavallo sano e senza altre patologie a carico risale al dicembre 2018, poco dopo il trasferimento dell’associazione a Tignano: ne sono seguite altre 18, con dinamiche praticamente identiche. Ad oggi né le indagini dei carabinieri del nucleo forestale, né le verifiche tossicologiche su acque e pascoli, né le autopsie e le altre indagini post mortem hanno fornito una risposta chiara sulle cause dei decessi.

"Ringrazio di cuore l’onorevole Prestipino per aver portato questa vicenda drammatica all’attenzione dei ministeri competenti – dice il presidente di Ihp Sonny Richichi (nella foto) – Non avere risposte certe mette a dura prova lo staff e i volontari dell’associazione: non sapere da cosa dobbiamo proteggere i nostri animali ci fa vivere in uno stato di emergenza ormai da troppo tempo.".