Caro bollette, blackout nei negozi

Pisa, ieri a mezzogiorno protesta dei commercianti: "Le spese sono più che raddoppiate, non ce la facciamo"

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Non si è trattato di un blackout, ma di un’azione dimostrativa di protesta contro il caro-energia. Un modo per dire: "Ecco a cosa stiamo andando incontro se non invertiamo immediatamente la rotta". Ieri alle 12 in punto, i pubblici esercizi di entrambe le sponde dell’Arno hanno spento le luci per 15 minuti in segno di protesta. A lanciare l’iniziativa, promossa a livello nazionale, è Confcommercio Provincia di Pisa per denunciare gli aumenti delle bollette di luce e gas diventati ormai insostenibili per le imprese. "Al mondo della politica non è chiaro che senza interventi immediati non solo le oltre 40mila imprese di Pisa e provincia, ma quelle dell’intero Paese rimarranno al buio - afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli -. Le luci si sono spente proprio nel corso di una conferenza stampa, un’occasione per sottoporre alla politica e alle istituzioni richieste urgenti e proposte concrete per far fronte alla crescita insensata e inarrestabile delle bollette, un salasso peggiore della pandemia che senza un’inversione di rotta porterà alla chiusura definitiva di moltissime attività". Luci spente anche nella Vie en Rose nel quartiere di San Francesco, dove le commercianti si sono rimboccate le maniche per fronteggiare un’ennesima emergenza, a cavallo con la pandemia. "Abbiamo dovuto ottimizzare la produzione dei dolci, spegnendo il forno entro le 10 per risparmiare", racconta Daniela Salvini della storica Pasticceria Frangioni. In vetrina ha esposto l’ultima bolletta della luce (aderendo all’iniziativa "Bollette in Vetrina" promossa da Confcommercio e Fipe a livello regionale) con un importo ben superiore rispetto alle ricevute del 2021. "L’importo è raddoppiato, siamo disperati", afferma la commerciante che ogni giorno si trova a combattere anche contro i rincari delle materie prime come farina, burro, latte, uova. "Prodotti indispensabili per portare avanti questa attività", commenta. Luci spente anche al bar Gambrinus nella parte di Mezzogiorno.

"La situazione è semplicemente insostenibile, tra aumenti delle bollette, inflazione e calo dei consumi ci sono tutte le condizioni per un default", dichiara il titolare e presidente Fipe Confcommercio Pisa Alessandro Trolese. "La politica deve prendere provvedimenti subito senza aspettare la prossima tornata elettorale, ci sono già molti commercianti che pensano di chiudere bottega, ad alcuni hanno già staccato la corrente e altri potrebbero decidere di concentrare l’attività in pochi giorni alla settimana per contenere i consumi di luce e gas, destinati a salire ancora durante l’inverno". Ilaria Vallerini