"Cardiologia d’eccellenza Qui le migliori tecnologie"

Gli ultimi risultati della Fondazione Monasterio che opera al San Cataldo. Berti: "Sono il frutto di due componenti: i professionisti e il centro"

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La Fondazione Monasterio, con l’ospedale del Cuore a Massa e lo stabilimento ospedaliero San Cataldo di Pisa, conferma la sua leadership nazionale per le attività di cardiologia diagnostica e interventistica ed è il primo centro in Italia per il trattamento transcatetere della valvola tricuspide, tecnica alternativa alla chirurgia tradizionale, che non necessita dell’apertura del torace e dell’arresto del cuore, ma consente di raggiungere il cuore con una piccola incisione nell’inguine e un catetere sottile. Monasterio è anche leader nazionale per volumi complessivi di attività del laboratorio di Emodinamica. Lo ha reso noto la Fondazione stessa diffondendo i dati della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (Gise). "Questi risultati - osserva Sergio Berti, direttore della Cardiologia diagnostica e interventistica - sono il frutto di due componenti fondamentali e inscindibili: i professionisti e il centro in cui operano. Il team della Cardiologia Interventistica, che si distingue per l’alto profilo professionale, non solo genera grandi volumi in termini numerici di procedure, ma si dedica con impegno ad attività altamente innovative, come nel caso del trattamento della valvola tricuspide. Inoltre, la Fondazione Monasterio fa da apripista nel panorama nazionale in termini di innovazione in cardiologia, grazie alla collaborazione tra cardiologi, cardiochirurghi, anestesisti, esperti di imaging e bioingegneri".

La Monasterio, inoltre, ha ottenuto il secondo posto a livello nazionale per interventi di chiusura del forame ovale pervio (Fop), tecnica che mira a riparare una delle più frequenti anomalie associate all’ictus cerebrale criptogenetico (cioè senza una causa apparente) nel giovane adulto. "Siamo all’avanguardia in questo campo - spiega Giuseppe Santoro, direttore della Cardiologia Pediatrica e del Congenito Adulto – proprio perché abbiamo le più avanzate tecnologie per la risoluzione di questa problematica e un team particolarmente esperto. E’ per questo che, nel censimento dell’attività di emodinamica interventistica da parte del Gise, ci collochiamo ai primi posti dell’inquadramento e trattamento a tutto tondo dell’ictus cardioembolico: sia in termini di chiusura del Fop, che di occlusione dell’auricola sinistra, un’ulteriore e potenziale causa prevenibile di ictus cerebrale". Infine, secondo il dg Marco Torre, "la Monasterio conferma la propria rilevanza nel panorama nazionale in termini di volumi e di qualità dell’attività clinica e per i suoi approcci innovativi: è un risultato che è certamente il frutto di importanti investimenti, ma soprattutto della professionalità, della curiosità e dell’impegno dei nostri operatori sanitari che, negli anni, assicurano le migliori cure ai pazienti, adulti e bambini, che si rivolgono alle nostre strutture per ricevere le migliori cure possibili".