Cadavere carbonizzato trovato in un campo, tac e più prelievi per il dna

Appello del fratello di un tunisino 33enne scomparso: "Non abbiamo più notizie dal 21 giugno quando era a Lucca, temo che possa essere suo il corpo"

Il luogo dove è stato rinvenuto l’uomo carbonizzato (foto Valtriani)

Il luogo dove è stato rinvenuto l’uomo carbonizzato (foto Valtriani)

Pisa, 29 luglio 2021 -  Si seguono più piste. Per l’uomo trovato bruciato in un campo a San Martino Ulmiano, i carabinieri stanno indagando in direzioni diverse e vagliando alcune segnalazioni di persone scomparse da Pisa negli ultimi giorni. Sul corpo è stata eseguita la tac che però non avrebbe fornito elementi per capire le cause della morte. Sui resti di questa persona si sta procedendo per passaggi successivi. Sono stati effettuati più prelievi per ricostruire il profilo genetico e saranno effettuati gli esami tossicologici. Nelle prossime ore si eseguirà l’autopsia vera e propria. Restano ancora molte le domande alle quali rispondere. Per prima, l’identità: sembra che anche l’indicazione data inizialmente, un uomo di colore, possa non essere esatta. Tutti gli approfondimenti - condotti dal professor Marco Di Paolo - serviranno a stabilire a quando risale il decesso. E i motivi. Ma si tratta di operazioni non facili visto che il cadavere è pesantemente carbonizzato. Difficile in questo stato anche avere le impronte che potrebbero aiutare a un confronto con le persone già schedate dalle forze dell’ordine.

Pare che non siano stati trovati indizi su di lui: catene, anelli, segni particolari. Si continua a indagare, principalmente, per omocidio, non escludendo altre ipotesi. Ma come e da dove è arrivato in quell’area? E perché non aveva le scarpe? Sono bruciate del tutto oppure gli sono state tolte? Poi, perché lasciarlo proprio in quella zona che, dicono i residenti, trovi solo se la conosci?  

Da oltre un mese non si hanno più notizie di Slaheddine Chamkhi, un giovane tunisino (33 anni) che è stato a lungo residente a Pisa. "Ma negli ultimi tempi ha abitato a Lucca perché là aveva trovato una ragazza", spiega il fratello che teme che il corpo ritrovato carbonizzato possa essere il suo. "Lui frequentava quelle zone (via di Pescina dove è stato rinvenuta la persona morta, ndr). L’ultima volta l’ho visto il 19 giugno scorso. Poi più nulla". La sua fidanzata "dice di aver perso ogni contatto con lui due giorni dopo. "Quando è andato dalla stazione ferroviaria di Lucca a casa di un amico". La famiglia si è rivolta all’avvocato Massimo Parenti per aver un supporto legale in questa ricerca.

"Siamo molto preoccupati", ci racconta ancora l’uomo: "Il suo telefono è sempre staccato". Con lui, mentre sfoga tutta la sua ansia, c’è Said Talbi dell’Unità migranti che fa appello "Perché si arrivi presto alla verità" e poi si rivolge a tutte le comunità straniere a Pisa: "Se qualcuno ha un parente o un amico scomparso, lo dica, è importante dare un nome a questo corpo". Sempre da Pisa è sparito nel nulla dal 10 giugno scorso anche Hamer, 31 anni. Sui social, per lui, c’è un profilo in arabo. "Qualcuno lo ha incontrato?, Aiutateci".