Il giorno di «Canapisa». Stazione off limits, si sfidano due piazze

Attesi cinquemila attivisti. Sindaco al sit in di protesta

Un’immagina di Canapisa, edizione 2018 (Valtriani)

Un’immagina di Canapisa, edizione 2018 (Valtriani)

Pisa, 18 maggio 2019 - E’ il giorno di Canapisa, la manifestazione antiproibizionista giuntaalla sua 19/a edizione e che quest’anno per la prima volta non sarà una street parade ma un presidio fisso dalle 16 alle 20 in piazza della Stazione, per l’occasione completamente liberata con tanto di spostamento dei percorsi dei bus e del parcheggio dei taxi per fare posto ai 5 mila manifestanti attesi da tutta Italia. Con loro ci sarà anche Selvaggia Lucarelli, che raggiungerà Pisa dopo un’iniziativa a Firenze. In contemporanea in piazza Vittorio Emanuele, si svolgerà invece il presidio promosso dal centrodestra, contrario a Canapisa, al quale parteciperà anche il sindaco Michele Conti.

Massiccio il servizio d’ordine predisposto dalla questura: oltre 200 agenti di tutte le forze dell’ordine vigileranno sulle due manifestazini, con servizi di prevenzione che sono scattati già ieri sera e si concluderanno domani mattina. Intanto, secondo quanto filtra dalla questura, i promotori di Canapisa, hanno pienamente ottemperato alle prescrizioni richieste presentando un piano di safety che prevede la presenza di steward, alcuni bagni chimici collocati in piazza e un impianto sonoro su un carro dal quale poter veicolare annunci urgenti in caso di necessità. Inoltre lo schieramento di forze non impedirà la libera circolazione di chi vuole spostarsi da una parte all’altra, anche se le forze dell’ordine terranno d’occhio ogni singolo spostamento. Il Comune intanto ha emesso alcuni provvedimenti temporanei relativi alla viabilità e alla sosta nella zona: dalle 13 alle 22 divieto di sosta con rimozione coatta in piazza Stazione con rimozione coatta compresa l’area taxi e dalle 14 alle 22 chiusura al traffico veicolare, provvedimenti analoghi anche per viale Gramsci. In via Mascagni, invece, la sosta sarà garantita solo ai taxi e la strada sarà chiusa al traffico dalle 14 alle 22 nel tratto compreso dalla stazione a via Catalani, con inversione del senso di marcia in direzione di via Battisti. Infine sarà chiusa la corsia dei bus in via Corridoni per tutta la durata della manifestazione. L’ordinanza del Comune precisa che gli organizzatori di Canapisa «si assumono ogni responsabilità sollevando il Comune da qualsivoglia richiesta danni a persone, animali o cose per eventi riconducibili alla manifestazione».

Resta alta la tensione politica sull’evento: il deputato leghista Edoardo Ziello attacca l’ex sindaco Paolo Fontanelli: «Gli ha dato fastidio che abbiamo vietato il corteo dei cannaioli ambulanti, poiché fu lui a portarlo nella nostra città, noi stiamo costruendo il futuro di Pisa sulle macerie del suo fallimento». Immediata la replica di Fontanelli: «Ziello dice il falso come fa sistematicamente il suo “capitano”. Canapisa non l’ha portata il Comune ma suoi promotori con le autorizzazioni della questura. E poi dice che stanno costruendo il futuro di Pisa. Esattamente come sabato scorso alla apertura dell’Incile: sono riusciti a far ridere di Pisa tutta l’Italia all’inaugurazione di un’opera pensata e costruita da altri». Botta e risposta anche tra Andrea Ferrante (Pd) e Francesco Niccolai (Fdi): «Noi - dice il primo - non aderiamo a Canapisa, ma difendiamo la libertà di tutti di manifestare. La destra ha invece alimentato un clima di tensione che costituisce un un pericolo e un’ulteriore, inutile, lacerazione». «Ricordo a Ferrante che solo 40 giorni fa il Pd ha presentato in consiglio comunale una mozione di condanna del Congresso Mondiale delle Famiglie tenutosi a Verona, che si concludeva con il “plauso e l’adesione” alle contromanifestazioni pacifiche anti congresso delle famiglie».

Gab. Mas.