"Cambio medico, solo di persona al Cup"

L’esperienza tra due comuni diversi del dirigente tecnologo dell’Iit-Cnr Anna Vaccarelli: "Lo stesso modulo avrei potuto scaricarlo online"

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di Antonia Casini

Parte anche da un semplice cambio medico la rivoluzione digitale nel Paese. Anna Vaccarelli, dirigente tecnologo dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr (Cnr-Iit) di Pisa e responsabile relazioni esterne, media, comunicazione e marketing di Registro.it, tra gli ideatori dell’internet festival e premiata di recente al Consiglio nazionale economia e lavoro (Cnel) come miglior informatica, dall’Italian computer society - l’associazione informatici professionisti - durante un convegno voluto da Confassociazione Digital, racconta la sua esperienza. "Il mio medico di base è andato in pensione e per scegliere il suo successore, che è fuori del mio comune di residenza, scopro che devo recarmi al cup (centro unico prenotazioni) per compilare un modulo", spiega Vaccarelli.

Quale cup?

"Sono stata prima in quello in via Garibaldi, intorno alle 10.30 scoprendo in quella occasione che chiude alle 11. Quindi, il giorno seguente, mi sono recata al Cep".

E là?

"L’impiegata mi consegna uno stampato e mi dice di compilarlo con calma a casa e inviarlo per email insieme alle copie dei documenti".

Uno spreco di tempo e risorse.

"Infatti, mi chiedo, qual è la ragione per cui non avrei potuto scaricarlo direttamente dal sito della Asl?".

Per il cambio medico nello stesso comune è previsto.

"Sì, prima abitavo a San Giuliano, adesso a Pisa, ma ho deciso di rivolgermi allo stesso studio per praticità e continuità".

Ha avuto altre esperienze simili?

"No, devo dire che la consultazione del fascicolo sanitario funziona e che anche sul fronte Covid e vaccini non ci sono stati intoppi. Insomma, la sanità toscana non è indietro, ma è necessario in generale, un cambio di mentalità".

E in altri settori?

"Spesso, soprattutto nella pubblica amministrazione, si ripetono sul digitale gli stessi processi utilizzati per l’analogico, ma in realtà servirebbe una riprogettazione".

Un esempio?

"La dad ha mostrato i suoi limiti nel momento in cui le lezioni frontali sono state semplicemente trasferite online: i docenti si sono confrontati per la prima volta con questo approccio nuovo, in alcuni casi senza formazione specifica".

Come si può procedere verso un cambiamento?

"Lavorando sui cittadini, partendo proprio da quelli del futuro e dalle scuole, spesso i ragazzi passano molte ore davanti a pc e cellulari, ma poi, magari, non sono capaci di servirsi dei nuovi mezzi per risolvere aspetti della loro vita quotidiana. E poi bisogna che la burocrazia non venga più intesa come potere decisionale da esercitare sui cittadini".