Bracconieri sorpresi a caccia nel Parco Migliarino Massaciuccoli San Rossore

Erano nascosti in un capanno con armi e cibo per i cinghiali nell’area di riserva integrale Bosco dell’Ulivo

Le arme trovate la notte del blitz

Le arme trovate la notte del blitz

Pisa, 2 febbraio 2018 - Trovati di nuovo nel Parco. Domenica sera 28 gennaio 2018, durante un’operazione mirata a Tombolo, i guardiaparco hanno sorpreso due persone a cacciare nell’area di riserva integrale Bosco dell’Ulivo. I due bracconieri, G.M. del 1946 e DP.A. del 1969, residenti a Cascina, sprovvisti di porto d’armi, sono stati trovati in un capanno nascosto fra la vegetazione, in una zona in cui la vigilanza del Parco aveva intensificato i controlli. Gli addetti del Parco hanno trovato un’arma alterata, forse di provenienza clandestina (sono in corso le indagini): un fucile calibro 20 modificato per utilizzare munizioni calibro 38. L’arma era corredata di un silenziatore, di un visore notturno con intensificatore ad infrarossi e di puntatore laser ed è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ai bracconieri sono stati, inoltre, sequestrati numerosi proiettili, bossoli e attrezzatura complementare, quali lampade, coltello per eviscerazione, mais per foraggiamento ungulati, corde varie, per l’abbattimento di cinghiali.

I due erano già stati denunciati dai guardiaparco  per reati analoghi all’interno dell’area protetta nel 2011. Per loro, s’aggrava la situazione. In questa ultima circostanza sono accusati di introduzione di armi in area Parco; possesso di arma alterata; caccia in area Parco; uso di silenziatore; porto d’arma senza titolo; a cui s’aggiunge uno dei più recenti reati introdotti per far fronte al problema dell’eccesso di ungulati, cioè il foraggiamento di cinghiali.

Obiettivo, anche stoppare l’immissione della selvaggina abbattuta illegalmente nel mercato alimentare clandestino, senza alcun controllo veterinario con rischio per la salute dei consumatori.

«L’impegno dell’Ente Parco in materia è costante ed è allo studio una collaborazione con strutture universitarie per rafforzare ulteriormente gli interventi intrapresi a tutela dell’ambiente e delle persone indirizzando gli sforzi verso attività di maggiore conoscenza e di consapevolezza del valore che il territorio esprime».