REDAZIONE PISA

Don Bosco, nuovo incendio doloso

La denuncia di Cnpp e Cgil Fp: "Carcere sovraffolato, nuove regole per la convivenza"

Pisa, 7 dicembre 2021- Nuovo incendio doloso al Don Bosco. A darne la notizia sono Angelo Montuori (vice regionale Cnpp) e Donato Nolé (coordinatore regionale Fp Cgil) , purtroppo, a distanza di 48 ore da altro evento critico nel Penitenziario Pisano, dobbiamo registrare l’ennesimo episodio di violenza. Affermano i rappresentanti dei avoratori: "Ormai nel penitenziario di Pisa oltre alle ripetute aggressioni ai danni del personale del corpo di polizia penitenziaria, si registrano numerosi incendi di natura dolosa nelle camere di pernottamento ubicate nei reparti di detenzione, provocati da detenuti facinorosi con gravi problemi psichiatrici". L’ultimo si è verificato nella serata di domenica 5 dicembre 2021, "dove un detenuto con problemi psichiatrici, ha incendiato la propria camera di pernottamento presso il reparto giudiziario. In pochi secondi la sezione detentiva è stata invasa da un denso fumo nero nocivo, causato dall’incendio di lenzuola, vestiti e materasso; solo grazie all’intervento provvidenziale di due agenti della Polizia Penitenziaria, affermano i rappresentanti dei lavoratori Pisani, con l’utilizzo degli estintori, hanno evitato che il grave gesto determinasse un fatto tragico". "Il restante personale di polizia è, fortunatamente, accorso in aiuto dei due colleghi, salvando la vita del detenuto riuscendo a portarlo fuori dalla stanza in fiamme, contestualmente è stato fatto evacuare l’intero reparto per evitare che la restante utenze potesse subire un’intossicazione da esalazioni dannose, evitando conseguenze peggiori. Purtroppo, per i due colleghi intervenuti nell’immediatezza, è stato necessario l’invio al vicino nosocomio di Cisanello con una prognosi iniziale di sette giorni per inalazione ed intossicazione da fumo ". Concludono Montuori e Nolè : "Siamo vicini al lavoratori del Penitenziario di Pisa e chiederemo al provveditore e alla politica interventi risolutivi perché, fatti del genere non posso essere più tollerabili, la vita dei poliziotti penitenziari di Pisa è giornalmente a rischio e noi non possiamo accettarlo". Un sovraffollamento della popolazione "detenuta che supera i 280 ristretti, la cui maggioranza ha problemi di tossicodipendenza e psichiatrici, difficile da gestire. Riteniamo che sia giunto il momento che il Dipartimento dia chiare regole per evitare conflitti con l’utenza, generati per la stragrande maggioranza, da detenuti psichiatrici non idonei alla normale detenzione".