Blitz anti-sfratti: "A Pisa ogni 62 ore una famiglia perde la casa"

Unione Inquilini, Asia Usb e Piattaforma soluzione abitativa in via Chiesa a Porta a Lucca per impedire una procedura esecutiva

"La casa, priorità di Pisa". Unto grido ieri si è tenuto il presidio indetto dalla Piattaforma soluzione abitativa, Unione Inquilini e Asia Usb in via Chiesa, a Porta a Lucca, per "manifestare affinché nessuna famiglia finisca per strada". Un centinaio di persone si sono radunate di fronte all’abitazione di una famiglia, originaria del Bangladesh ma residente in città da 15 anni, buttata giù dal letto da uno sfratto con la forza pubblica. A denunciare l’emergenza abitativa in città sono i sindacati degli inquilini e la galassia di sinistra antagonista: "In via Chiesa abbiamo raggiunto un traguardo: tramite la nostra interlocuzione l’intervento è stato interrotto e abbiamo fissato un tavolo di mediazione tra le parti in causa per giugno. Ma il nodo da sciogliere è proprio l’ausilio della forza pubblica. "Il 12 aprile il consiglio comunale ha espresso a larga maggioranza un importante provvedimento frutto della lotta e della determinazione del percorso ‘La casa, priorità di Pisa’. Nella mozione votata il sindaco Michele Conti si è impegnato a chiedere al prefetto ‘un provvedimento urgente per la sospensione degli sfratti per motivi di ordine pubblico di tutela socio-sanitaria delle famiglie coinvolte. Da 12 aprile ad oggi è passato un mese, ma gli sfratti con la forza pubblica continuanoi". Un’emergenza che si è acuita con la pandemia. "I numeri parlano chiaro: uno sfratto ogni 62 ore a Pisa, le case popolari vuote sono più di 200. I servizi sociali hanno reso pubblica la rendicontazione delle spese sostenute tra il 2019 e il 2021 per mantenere centinaia di persone provenienti da sfratti in albergazione privata. Nella stessa relazione affermano l’impossibilità a proseguire la gestione dell’emergenza abitativa con le medesime risorse. La violenza di sfratti eseguiti con la forza pubblica deve finire, di pari passo con lo scandalo di case inabitate e degli affittacamere per gli sfrattati. Confedilizia, la più grande associazione dei proprietari di casa, si è espressa contro la sospensione. Noi continueremo ad auspicare una soluzione per arginare l’emergenza abitativa. Per questo – concludono gli aderenti alla protesta – chiediamo con forza alla prefettura una risposta urgente alla mozione del Consiglio Comunale coniugata ad un investimento di energie e risorse nella ricerca di soluzioni alternative e dignitose per i nuclei familiari in difficoltà".