Base militare Coltano, decine di scritte sui muri della città contro polizia e carabinieri

L'assessore Filippo Bedini denuncia: "Nuovo devastante raid di scritte vandaliche contro le autorità"

Una scritta sui muri di Pisa contro la base militare di Coltano

Una scritta sui muri di Pisa contro la base militare di Coltano

Pisa, 3 giugno 2022 - "Militari assassini", "morte allo Stato", "sbirri viscidi torturatori". Sono solo alcune delle decine di scritte comparse sui muri della città di Pisa dopo la manifestazione di giovedì 2 giugno contro il progetto per la base militare, una caserma dei carabinieri, a Coltano. A denunciarlo è l'assessore comunale all'Ambiente, Filippo Bedini, che ha pubblicato su Facebook numerose foto dei muri imbrattati. Alcune scritte sono state firmate con simboli anarchici

"Dopo il raid nella notte dell'8 marzo 2020 - scrive l'assessore Bedini sui social -, un nuovo devastante raid di scritte vandaliche nella notte tra il 2 e il 3 giugno negli annali delle pagine buie della nostra città. Più di 50 scritte sui muri di Pisa, alcune contro le basi militari e altre inneggianti alla violenza contro le forze dell'ordine e i militari: un delirio di violenza, un trionfo di stupidità, l'ennesimo sfregio al cuore della città". 

Le vie imbrattate di scritte vandaliche, denuncia ancora l'assessore, sono via Dalmazia, via Martiri, via Paoli, via san Simone, via e piazza San Francesco, vicolo del Ruschi, piazza La Pera e molte altre. "La maggior parte di questi muri erano già stati più volte ripuliti negli ultimi mesi da Comune e Università, segno che la scelta di questi delinquenti mirava 'scientificamente' proprio a contrastare l'azione contro il degrado di scritte e affissioni abusive portato avanti dall'Amministrazione comunale e da UniPi", scrive Bedini su Facebook. 

"È difficile trovare parole misurate - commenta in conclusione l'assessore comunale all'Ambiente - per descrivere quanto accaduto stanotte. Voglio esprimere la solidarietà mia e del Comune a militari e forze dell’ordine presi di mira dalla follia graffitara, e ribadire con forza che non ci fermeremo nel lavoro per cercare di restituire decoro a Pisa: a volte sembra una lotta impari, ma non possiamo permettere che pochi vandali, magari neanche pisani, possano averla vinta. Chi ama Pisa è con noi e vuole lontano dalla città questi quattro balordi con la bomboletta". 

Nel frattempo, il Comune ha chiesto alla polizia municipale di verificare se con le telecamere di videosorveglianza è stato ripreso qualcuno, in modo che si possa risalire agli autori dell'azione.