"Base militare al Cisam. Fermiamoci e riparliamone se all’Arma preme davvero il confronto coi cittadini"

La senatrice Pd Zambito: "Scelta di Bani il passaggio in Comunità del Parco. L’ok di due sindaci su sette non ha peso politico. Bene han fatto Angori e Di Maio".

"L’area del Cisam è di proprietà demaniale e nella disponibilità militare quindi, se fosse deciso di realizzare lì la nuova base dei carabinieri, l’iter autorizzativo potrebbe escludere gli enti territoriali dalla fase decisionale. Quindi la scelta di fare un passaggio dalla Comunità del parco è una scelta politica del presidente del Parco, concordata a Roma con l’Arma, che aveva l’intento di coinvolgere i rappresentanti dei cittadini in quel progetto significativo per l’area protetta". Lo afferma la senatrice del Pd, Ylenia Zambito, secondo la quale, tuttavia, se è pur "sempre positivo dare la possibilità ai rappresentanti dei cittadini di esprimersi anche quando le procedure potrebbero non richiederlo" altrettanto importante è che per "esprimere questi pareri" si deve essere messi nella condizione di farlo compiutamente perché, argomenta la parlamentare del Pd, "non si può dare un parere, che pregiudica tra l’altro qualsiasi espressione successiva, avendo letto qualche riga disegnata su una foto di google map".

Ma dopo le polemiche dei giorni scorsi anche in seno al centrosinistra e allo stesso Pd, Zambito ricorda che "l’esito della Comunità del Parco a favore della caserma è stato decretato da due soli sindaci su sette, quelli di Pisa e di Viareggio, cioè una forte minoranza rispetto ai componenti del consiglio e quindi appare evidente che a prescindere dalla regolarità del voto, la decisione che ne è uscita non ha alcun peso politico e se ai carabinieri, preme confrontare il progetto con i rappresentanti dei cittadini, dovrebbero mettere in programma un percorso diverso, di ascolto e più inclusivo".

Insomma, c’è il tempo secondo la senatrice per fermarsi e ricominciare la discussione con toni più distesi. Intanto, assolve i sindaco di San Giuliano Terme e di Vecchiano, Sergio Di Maio e Massimiliano Angori (che è anche presidente provinciale) che "hanno fatto bene a non partecipare al voto: non si poteva prendere alcun impegno in quelle condizioni". "Non è stato dunque un tentativo di astenersi dal prendere una posizione verso la presenza di una struttura militare in senso generale - conclude la parlamentare - ma una manifestazione di difficoltà a trattare una questione così delicata, come un insediamento all’interno del Parco, con gli elementi disponibili. Posizione peraltro concordata con il Pd regionale. Del resto, come ha sottolineato il sindaco Di Maio, la Comunità si era espressa nel maggio 2022 contro una presenza di una caserma all’interno del Parco per non consumare superfici boschive e territorio, con attività militari che potrebbero non essere compatibili con un’area del genere. Ed il Cisam, anche se si tratta di un’area militare, è fino a prova contraria dentro il parco".

Gab. Mas.