"Base militare a Pontedera? Sono chiacchiere da bar"

Il sindaco liquida l’idea del governatore Giani: "Nel decreto è scritto Pisa, e per il territorio è una buona opportunità. Impatto ambientale ridotto"

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"Il decreto parla chiaramente di ‘Comune di Pisa’, quindi ogni altra ipotesi tirata fuori dal presidente della Regione, Eugenio Giani, che, per assumere qualche posizione politica si dimentica che le istituzioni parlano per atti, è derubricabile a chiacchiere da bar". Così il sindaco Michele Conti, in consiglio comunale, liquida l’idea del governatore toscano di portare a Pontedera la base militare che raggruppi i corpi scelti dei carabinieri e definita dal Governo di "interesse nazionale". Ieri della vicenda Coltano si è discusso nell’assemblea cittadina con una seduta interamente dedicata al caso che ha arroventato la primavera pisana con polemiche furiose per una scelta inizialmente imposta da Roma e ora tornata sui binari di una concertazione istituzionale, anche se in fase di stallo, in attesa dell’esito dellei politiche. E il sindaco ha parlato di buona opportunità per il territorio, perché pur attraverso una riduzione dell’impatto del progetto iniziale la presenza dei reparti "potrebbero portare a una rigenerazione urbana sostenibile del borgo di Coltano". I carabinieri, ha spiegato Conti in aula, "ci hanno chiarito che i motivi della scelta di quella località individuata dopo un Iter di ricerca avviato da anni sono legati alla posizione strategica data dalla vicinanza al Cisam, Camp Darby, aeroporto militare, ma anche per le vie di comunicazione: aeroporto, porto Livorno, autostrada A11 Firenze–Pisa, Aurelia, via Emilia e statale 12 Abetone-Brennero, tuttavia da parte nostra abbiamo ribadito la nostra contrarietà a un intervento entro il parco e i carabinieri hanno confermato la disponibilità a rivedere il piano in chiave riduttiva, riparametrando le esigenze dei reparti e riallocando altrove alcune attività". Per questo Conti ha espresso soddisfazione per "aver riportato al centro Pisa e i suoi cittadini, trasformato un progetto calato dall’alto in occasione di confronto, dopo aver stimolato tutti i livelli istituzionali: abbiamo difeso il territorio nella sua sostenibilità, in coerenza con il piano strutturale che è in approvazione e prevede forti limitazioni nel consumo del suolo e abbiamo cercato soluzioni che non facessero perdere alla città l’occasione di ospitare nuovi reparti dell’Arma". Se maggioranza e Pd, pur con sfumature diverse, intendono procedere nel percorso di confronto ribadisce il no chiaro e tondo alla base la sinistra di Ciccio Auletta, che attacca anche il M5S: "Il nostro ordine del giorno con il quale chiedevamo il ritiro dei decreti e l’uso dei 190 milioni per le emergenze sociali e ambientali è stato bocciato (destra contraria, Pd non ha partecipato al voto). Pd e Lega sono a favore della realizzazione della base a Pisa, con sfumature diverse sulla sua collocazione. M5S non pervenuto con buona pace di Giuseppe Conte che è venuto sabato a dire che il suo partito aveva bloccato il provvedimento". Gab.Mas.