Uomo barricato in casa: il mistero della pistola

E’ di un modello molto vecchio l’arma trovata in casa di Ragoni, per 15 anni addetto al trasporto e consegna medicine della Aoup a Pisa

Gianluigi Ragoni

Gianluigi Ragoni

Torre del Lago, 21 gennaio 2022 -  La pistola. Una Galesi modello 1930 calibro 6.35, un’arma vecchia di almeno 50 anni. Come è possibile che in quella casa, a casa di Gianluigi Ragoni, già dipendente dell’ospedale di Pisa come ausiliario, in cura per problemi psichiatrici, e di suo padre Adelmo, ex carabiniere che alla soglia dei novant’anni aveva perso la lucidità, ci fosse una pistola? E’ questo uno degli interrogativi più complessi e anche più inquietanti emersi in questa storia. Quella pistola apparsa dal nulla mercoledì pomeriggio; con cui qualcuno, padre o figlio, ha sparato da dietro la porta di casa ferendo un vigile del fuoco intervenuto per eseguire il Tso disposto dall’autorità sanitaria e firmato dal sindaco a carico di Gianluigi.  

«L’arma – spiega il Questore di Lucca, Alessandra Faranda Cordella – era illegalmente detenuta. Abbiamo cercato sui nostri archivi digitali, poi visto il vecchio calibro abbiamo fatto una verifica anche in quelli cartacei. Ma la pistola non è mai stata denunciata". E non era apparsa nemmeno quando, a ottobre, Gianluigi Ragoni era stato sottoposto ad un primo Tso. "In quell’occasione non ci furono grossi problemi – ripercorre ancora il questore –. E benché l’uomo negli ultimi tempi si fosse reso protagonista di alcuni episodi complicati, entrava nei bar, talvolta con aria minacciosa, affrontava i passanti, augurando malattie, non aveva mai dato segnali di violenza". Pur convivendo con una patologia Ragoni ha condotto una vita ordinaria.

Per quindici anni, dal 2002, ha lavorato come ausiliario ai servizi economali per l’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, si occupava di consegnare i medicinali e qualcuno si ricorda ancora di lui. Poi la morte improvvisa della madre l’ha segnato, qualcosa si è rotto. A causa di problemi con il personale fu licenziato, e un po’ alla volta Gianluigi si è perso nel suo mondo. Un po’ mistico, un po’ robotico. Annunciava venti di guerra, l’avvento dell’era dei robot, decideva a chi sarebbe toccato il paradiso e a chi l’inferno. A suo carico, e nonostante le segnalazioni dei residenti di Torre del Lago e dei vicini spaventati dai quei deliri, non c’erano denunce. "E non c’erano nemmeno ragioni per disporre una perquisizione nella sua abitazione" prosegue il Questore. Per questo, ad ottobre, l’arma non fu trovata.  

L’ipotesi degli inquirenti è che la vecchia pistola modello Galesi, recuperata in qualche modo dal padre Adelmo, ex maresciallo dei carabinieri nella stazione della frazione, fosse a casa Ragoni da anni. La matricola è ancora ben visibile, e attraverso quella la Polizia cercherà ora di ricostruire l’intera storia di quell’arma. Da quando è uscita dalla fabbrica, che però ha chiuso ormai da tempo, fino all’arrivo in via Bohème. "Per il momento sulla pistola nè il padre né il figlio hanno voluto collaborare"  

Martina Del Chicca