Bando per le case popolari Inquilini contro l’assessore

I sindacati attaccano la Gambaccini: "I ricorsi non fermano le assegnazioni"

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PISA

È ormai scontro tra i sindacati inquilini e l’assessore al sociale Gianna Gambaccini. Nel mirino di Sicet, Sunia, Uniat e Unione inquilini alcune norme inserite nel bando comunale Erp 2020 giudicate discriminatorie nei confronti di una potenziale platea di beneficiari di alloggi di edilizia popolare. Contestati in particolare il bando Erp nella parte in cui prevedeva che i candidati all’assegnazione risiedessero o lavorassero in Toscana da almeno 5 anni. E il fatto che ai soli cittadini extracomunitari fosse richiesta una certificazione, rilasciata dall’ambasciata del Paese di provenienza ed autenticata dalla Prefettura di Pisa, che attesta come essi non risultino proprietari di un alloggio nella loro terra di origine. "Documento – spiegano – che ha validità di sei mesi e che dovrebbe essere chiesto di nuovo al paese di provenienza, ad esempio, nella fase di accertamento dei requisiti precedente alla redazione della graduatoria".

"L’assessore se la prende con noi per i ricorsi presentati, asserendo che, a causa del ricorso, i tempi della graduatoria slitteranno Ma non è vero, il ricorso al Tar non bloccherà l’assegnazione degli alloggi popolari, c’ète una graduatoria ancora vigente (bando 2016) da utilizzare fino a quando non verrà pubblicata la graduatoria definitiva del nuovo Bando.". "Se tra un paio d’anni, ci saranno ancora problemi per i cittadini che aspettano una casa popolare, le responsabilità non possono essere addossate alle associazioni sindacali degli inquilini, dal 2018 sono state illegalmente emarginate da questa giunta dal controllo e gestione delle assegnazioni". I sindacati inquilini contestano poi le dichiarazioni dell’assessora Gambaccini.

"Parla di ristrutturazione di 82 case popolari – attaccano i sindacati degli inquilini – , che avrebbero l’assurda spesa media di 22.560 euro ciascuna. Ristrutturazione mai avvenuta. E ancora la consegna di 12 alloggi Erp in via Tiziano Vecellio, ancora in costruzione dal 2009. Ancora: la futura costruzione di altri 18 alloggi di Erp in via Pietrasantina, del cui bando del 2018 si sono perse le tracce. La realtà dei fatti è che da gennaio ad oggi l’ufficio casa del comune ha consegnato soltanto 4 alloggi popolari. Anche il completamento di 72 alloggi di edilizia popolare nel quartiere di Sant’Ermete, che avrebbe dovuto essere terminato entro il 2015, è ancora in alto mare. E 55 di quelle 72 abitazioni sono troppo piccole, inadeguate alle necessità di nuclei familiari superiori a due componenti: la nostra richiesta, avanzata due anni fa, di modificare il progetto aumentando le superfici degli alloggi e il numero dei vani, è rimasta inascoltata. Sia chiaro: i 72 alloggi sono riservati a gli assegnatari già abitanti gli attuali alloggi fatiscenti di Sant’Ermete e non sono destinati all’assegnazione in base alla graduatoria vigente uscita dal Bando 2016".