Muore a due mesi battendo la testa. E’ scivolato dalle braccia del padre

Pisa: inutile la corsa all’ospedale, il neonato è spirato poche ore dopo

Ospedale di Cisanello a Pisa

Ospedale di Cisanello a Pisa

Pisa, 28 maggio 2018 - Gli è scivolato dalle braccia, mentre lo stava cullando con la dolcezza che soltanto un neopapà può riservare alla sua creatura. Gli è scivolato via in un attimo ed è caduto. Il piccolo, soltanto due mesi e dodici giorni di vita, ha sbattuto la testa sul pavimento. Ha iniziato a piangere, svegliando il fratellino gemello che stava dormendo beato accanto, nella culla azzurra. Per il babbo un colpo al cuore: ha sollevato il piccolo da terra e ha controllato che stesse bene. Per lui, medico pisano che lavora a Empoli, ha cercato di tranquillizzare la moglie, ma subito dopo, hanno deciso insieme di portare il figlio al pronto soccorso di Pisa (chiamando il 118) per eseguire tutti gli approfondimenti necessari per avere la certezza assoluta che il piccolo stesse bene. 

È iniziata così una serie infinita di controlli. La caduta è sembrata tra le più banali, di quegli incidenti che possono capitare a chiunque. I risultati delle prime analisi parevano confermarlo. I medici che si sono presi cura del caso hanno tuttavia deciso di trattenere il neonato in osservazione. Con lui in Neonatologia è rimasta la mamma che lo ha vegliato per l’intera notte trascorsa senza problemi. Ma alle 6.30 di ieri le condizioni del bambino sono peggiorate drasticamente. Il suo cuoricino ha smesso di battere.

I sanitari hanno tentato l’impossibile per non lasciarlo volare via, ma le manovre messe in campo non hanno sortito l’effetto sperato. Indescrivibile lo strazio della coppia alla notizia del decesso. Il corpicino è stato trasferito all’istituto di Medicina legale.

Sull’episodio – che presenta tutti gli elementi di una tragica disgrazia domestica – indaga la squadra mobile di Pisa.

Il magistrato di turno dovrà decidere nelle prossime ore se disporre l’autopsia: scelta quasi scontata. Al momento non ci sono iscritti al registro degli indagati. Gli inquirenti però stanno raccogliendo testimonianze e referti per individuare eventuali responsabilità o negligenze anche da parte del personale sanitario.