Agganciata dall’auto del compagno e trascinata per metri: è gravissima

Lui: ‘E’ stato un incidente’. La madre di lei si rivolge ai carabinieri

Personale del 118 al lavoro

Personale del 118 al lavoro

Pisa, 15 febbraio 2019 - E’ arrivata in ospedale con lui, di notte, con il volto tumefatto e tanta paura. Poco prima di essere intubata, ha sussurrato ai sanitari: «Sono rimasta impigliata con la maglia alla portiera dell’auto, lui mi ha trascinato, ma non se ne è accorto». Un episodio su cui ci sono le indagini dei carabinieri, ai quali si è rivolta la mamma di lei, chiedendo che si approfondisca quanto è successo. L’uomo, una trentina di anni, italiano, infatti, è stato ascoltato a lungo in caserma. La donna, una giovane di origine straniera, è ricoverata in Rianimazione con numerose fratture, tra cui il setto nasale, la mandibola e anche alcune costole. Che cosa sia accaduto saranno i militari, che ieri hanno effettuato anche i rilievi sull’auto di lui con l’aiuto dei colleghi specializzati in analisi più approfondite, a ricostruirlo. I due erano insieme la notte prima di San Valentino, in un quartiere alle porte di Pisa. L’episodio è successo intorno alle 22. La 30enne - non si sa ancora come né perché - viene trascinata per strada per alcuni metri da una macchina, alla guida il suo fidanzato.

Lui continua a ripetere, anche a distanza di ore: «E’ stato un incidente». Lei, con un filo di voce, mentre i medici cercano di curarla, dice di essere rimasta attaccata alla portiera e che lui non si sarebbe accorto di niente. Fatto sta che la donna resta ferita gravemente. A quel punto, lui la carica in macchina e la porta al pronto soccorso. La giovane viene assistita subito e poi ricoverata in Rianimazione per le sue condizioni. Nella cui sala di aspetto lui rimane a lungo. La madre di lei viene a sapere che sua figlia è in ospedale e che sta male. Si precipita e decide anche di presentare denuncia alle forze dell’ordine per capire che cosa sia realmente successo e chiedere che siano i carabinieri a ricostruire la vicenda.

L’uomo, nel frattempo, torna al policlinico parcheggiando la vettura in una delle aree riservate alla sosta di Cisanello. Ed è lì che i militari indossando la tuta completa e con tutte le precauzioni per evitare di contaminare eventuali indizi, in tarda mattinata, analizzano il suo veicolo, proprio nell’orario del cambio turno del personale. Con il via vai di dottori e infermieri che assistono alla scena e che fanno domande e si interrogano. E anche di alcuni parenti di pazienti che in quella fascia si recano in visita nei reparti. Foto e approfondimenti. Quindi decidono di ascoltarlo. E’ stato davvero un caso accidentale oppure si è trattato di un’aggressione?

antonia casini

elisa capobianco