Aurora Ramazzotti tra i misteri di casa nostra

La conduttrice, figlia di Eros e di Michelle Hunziker, a Villa di Corliano, a Rigoli e a Bientina per le prime due puntate di Mistery Land

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Caccia ai misteri pisani. Doppia tappa sul nostro territorio per Aurora Ramazzotti, alla guida del programma Mistery Land, scritto da Roberto Giacobbo e condotto insieme ad Alvin su Italia 1 il lunedì sera. La figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker si è divisa nei giorni scorsi tra la Villa di Corliano a Rigoli e Bientina. Al centro della puntata (che andrà in onda tra quattro-cinque settimane) ci saranno due suggestive storie. Da una parte il fantasma di Teresa Scolastica, dall’altra il mito di Frankenstein. La prima è una bellissima nobildonna del XVIII secolo, figlia di Dorotea Bianchi Bandinelli e di Francesco della Seta Gaetani Bocca, proprietario all’epoca della villa. Sposatasi nel 1755 il Conte Cosimo Baldassarre Agostini, morì proprio a Corliano. Una vicenda che continua a catturare l’attenzione dei cacciatori di fantasmi, una presenza che nelle notti di luna piena pare torni a farsi viva tra rumori di passi e uscite in carrozza per il grande carro. Ma la villa di Corliano è legata anche ad un altro personaggio, quello di Frankenstein. Ospite famosa e frequente della villa era, infatti, Mary Shelley, autrice del famosissimo romanzo gotico. Si ipotizza che l’ispirazione per le sue pagine sia arrivata proprio dai soggiorni pisani. Nei sotterranei della villa, così si racconta, venivano effettuati gli esperimenti di galvanismo ad opera del chirurgo Francesco Vaccà Berlinghieri, soprannominato Francesco La Pietra (in tedesco, appunto, Frankenstein). Nel ruolo di esperti con il compito di narrare entrambe le storie sono stati chiamati lo scrittore pisano Sergio Costanzo (autore di romanzi storici e appassionato di pisanità) e lo stesso Conte Agostino Agostini.

Registrazione – documentata sui social della stessa Aurora Ramazzotti (suggestiva l’immagine accompagnata dalla citazione di Platone: "Possiamo perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce") - per la quale era stato lanciato un piccolo casting. Obiettivo: trovare tre persone (anche non attori) per interpretare i personaggi di Lord Byron, Percy Shelley e John Polidori. Ma la puntata pisana è andata alla scoperta anche di un altro capitolo. La troupe di Aurora Ramazzotti si è infatti fermata a Bientina per scavare alla ricerca delle origini del "padre" dei vampiri in letteratura. La figura chiave è John William Polidori, figlio di Gaetano - nato a Bientina ( tra il 1763 e il 1764, segretario di Vittorio Alfieri) e successivamente emigrato in Inghilterra -, autore nel 1816 de "Il vampiro", il primo racconto della letteratura moderna su questa creatura leggendaria. Il legame c’è: "Il Vampiro" nacque, infatti, in un villa sul lago di Ginevra dove Lord Byron propose ai suoi ospiti bloccati in casa da una tempesta, di scrivere ciascuno una storia di fantasmi. Da questa gara uscirono "Frankenstein", ad opera di Mary Shelley, e "Il vampiro" di Polidori, che precede il famoso "Dracula" di Bram Stoker. "Pagine" perfette per la trasmissione tv ( spin-off di Freedom, la trasmissione di divulgazione scientifica condotta dallo stesso Giacobbo) che ha l’obiettivo è cercare di analizzare e approfondire eventi inspiegabili al confine del soprannaturale. Con una domanda sempre accesa: quale verità si nasconde dietro a una leggenda?

Francesca Bianchi