"Assumete persone disabili: doppia chance"

L’appello del garante Di Ciolo alle aziende del territorio: "Centinaia di posti da coprire, un diritto e un’opportunità per le imprese"

di Antonia Casini

Sono centinaia i posti di lavoro che la legge (la 68 del 1999) riservati alle persone con disabilità non ancora coperti a Pisa e provincia. E il garante del Comune, professor Alessandro Di Ciolo, che "si pone come punto di riferimento per le persone disabili, per la tutela dei loro diritti e degli interessi individuali o collettivi in materia di disabilità", rivolge un appello alle aziende perché rendano concreto un diritto, ma perché colgano anche un’opportunità.

"La disabilità pone problemi di accettazione e di atteggiamento, non solo per quanto riguarda le politiche, il sostegno economico, i servizi dedicati, l’adeguatezza dei luoghi di vita e l’accesso alle prestazioni – commenta – La disabilità pone problemi innanzitutto dal punto di vista sociale e psicologico in quanto si pone di fronte a temi che turbano le nostre coscienze: per molte persone relazionarsi con una persona disabile significa sentirsi vacillare nel profondo della propria identità, come se temessero di essere risucchiati nella stessa situazione".

Il lavoro aiuta a rendersi autonomi, a integrarsi...

"Purtroppo pochi sforzi sono stati fatti in generale rispetto ai pregiudizi che ancora si manifestano, condannando di fatto questa categoria di persone a volte più fragili, all’emarginazione nelle città e nei territori. Così molte persone con disabilità sia fisica che intellettiva, specie nelle classi sociali meno abbienti, sono segregate in casa assieme alle loro famiglie a causa dell’assenza di supporti, di sostegni, di opportunità; la conseguenza evidente è il pesante carico che ricade sulle famiglie, sia finanziario che sociale".

Soluzioni?

"Credo che le politiche sociali a sostegno delle persone e famiglie con disabilità rappresentino un importante strumento di inclusione sociale e di tutela per garantire uguali opportunità e diritti a tutti. Le misure di supporto possono andare dalla rimozione di barriere architettoniche, sia murarie che psicologiche, all’adeguamento del trasporto pubblico, fino a provvedimenti che facilitino l’inserimento lavorativo".

Enti pubblici e privati sono obbligati ad assumere persone con disabilità.

"Le persone con disabilità sono le più esposte alla marginalizzazione economica e sociale. L’intervento pubblico può tutelare loro maggiore autonomia. L’inclusione sociale è un obiettivo importante da perseguire per garantire a questa fascia di popolazione pari diritti e opportunità, anche e soprattutto attraverso il lavoro".

Forse, finché si vedrà questo diritto solo come un obbligo da parte delle imprese, sarà più difficile da garantire.

"In effetti dovrebbe essere una doppia opportunità: per la persona disabile che ha così un impiego ma anche per l’azienda che dovrebbe essere in grado di valorizzare le caratteristiche di ciascuno e anche ’sfruttarle’ al meglio. E’ ciò che si dovrebbe fare sempre nel mercato del lavoro facendo incontrare domanda e offerta".