Anfiteatro, via agli scavi. Si cerca l’arena

Una campagna di quattro mesi: la prima settimana servirà per le opere di ripulitura, poi da lunedì l’intervento entrerà nel vivo.

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di Ilenia Pistolesi

Saranno le stesse pietre, esauste da secoli di esistenza, a ricucire quel filo reciso in duemila anni di oblio. In che anno esatto fu realizzato l’anfiteatro romano? Quale nome, celato nelle ere, permise la costruzione di una struttura tanto imponente? Quando iniziò il suo declino, che portò ad una vera e propria ‘damnatio memoriae’? Quel che possiamo dare quasi per assodato riguarda la costruzione in età imperiale, ma ancora le antiche pietre non hanno svelato il nome del facoltoso committente che realizzò a Volterra l’arena in cui combattevano i gladiatori contro le fiere, gli uomini contro gli uomini. Una certezza granitica riguarda l’intera area, un intarsio perfetto di meraviglia romana fra domus, strade e il teatro riportato alla luce negli anni ’50.

In questa ‘cintura’ a ridosso del cuore cittadino, c’è un libro di storia tutto da scrivere e gli scavi all’anfiteatro dei Cesari, ripartiti ieri grazie ad un co-finanziamento regionale e ministeriale, aiuteranno a frugare nel petto di una trama remota, sconosciuta, di cui non si trova traccia nei documenti, a risvegliare un gigante di pietra che sonnambula da duemila anni. Si riparte, dunque, indagando nelle zone già svelate durante il 2019, che hanno permesso di riportare alla luce porzioni di gradinate, accessi secondari e stanze. Si scaverà poi nel quadrante opposto (lo spazio aperto durante il primo saggio del 2015-2016), si cercherà di arrivare all’arena, che si trova dieci metri sotto terra nella parte del terreno all’ombra della collina e a quattro metri sotto terra dal piano di campagna. La prima settimana servirà soprattutto per le opere di ripulitura, poi dal 20 luglio la "sonda" guidata dagli archeologi decollerà e lo scavo entrerà nel vivo. Ecco il team che troveremo al lavoro in questa campagna di scavi che durerà quattro mesi, sotto la direzione scientifica di Elena Sorge: Samantha Castelli, Domenico Barreca e Alessandro Costantini per Cooperativa Archeologia, il responsabile della documentazione grafica e 3D Giorgio Pocobelli, il responsabile delle opere strutturali Patrizio Giannelli, il responsabile dei materiali archeologici Giacomo Baldini, la direttrice operativa Valeria D’Aquino, il coordinatore per la sicurezza di cantiere Carlo D’Eugenio, l’ispettore di scavo Dario Ceppatelli, il funzionario comunale Cristiano Ciolli, la ditta Boccacci ed il fotografo di scavo Enrico Sabatini.

Ieri mattina, per l’avvio della campagna di scavi, erano presenti anche il sindaco Giacomo Santi, l’assessore Dario Danti ed il presidente della Fondazione Crv Roberto Pepi, a capo del finanziamento che consentì, lo scorso anno, di riaprire il cantiere.