Altolà variante-stadio La Città Ecologica va davanti al Tar

Si tratta del secondo ricorso dopo quello già vinto dalla comuni islamica: "Rilevate numerose irregolarità nel procedimento"

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Non era solo una minaccia o una boutade. Lo hanno fatto davvero: c’è un nuovo ricorso sulla "variante stadio", prerequisito necessario per la realizzazione della nuova Arena, dopo quello vinto a fine maggio dalla comunità islamica pisana. Gli avvocati Luisa Gracili e Piera Tonnelli di Firenze lo hanno notificato alle controparti e depositato la settimana scorsa alla cancelleria del Tar Toscana per conto de "La Città Ecologica", l’associazione da sempre contraria allo stadio a Porta a Lucca. La richiesta è inequivocabile: "L’annullamento della deliberazione di approvazione definitiva" che, se fosse accolta, significherebbe dover ricominciare tutto da capo. L’associazione, però, è convinta di "aver rilevato numerose e gravi irregolarità nel procedimento amministrativo" e dunque ha deciso di rivolgersi alla giustizia amministrativa. "Abbiamo trovato una buona risposta da parte dei cittadini, residenti a Porta a Lucca e non solo - scrivono in una nota inviata alla stampa – : in molti si sono attivati nel far conoscere ad amici e vicini la possibilità di ricorrere contro la variante, inviandoci anche contributi economici indispensabili, per potere sostenere le spese legali. Solo questa risposta ci ha consentito di arrivare alla presentazione del ricorso - spiegano- poi sottoscritto da un folto gruppo di residenti". Torna in tribunale, insomma, la variante e l’obiettivo è arrivare all’annullamento.

La "Città Ecologica" aveva già reso note a fine giugno le motivazioni alla base del ricorso: "Nella fase di approvazione si sono aggiunti nuovi profili di illegittimità a quelli già evidenziati durante le discussione in commissione, sia nel modo di fornire le risposte alle osservazioni, sia nell’inserire, solo in fase di approvazione definitiva, nuove aree e previsioni non presenti nella fase di adozione. Infine si è proceduto alla pubblicazione all’albo pretorio della delibera di approvazione definitiva nonostante il Tar avesse annullato quella di adozione della stessa variante, cavandosela con una ‘"precisazione" (che non è un tipo di atto amministrativo noto) della dirigente dove si afferma che la variante non ‘assume efficacia’ per il Comparto 2 della scheda 10.1 (quello interessato dalla realizzazione della moschea ndr). Ma il Tar annulla la delibera di adozione e quindi da una nuova adozione occorre ripartire, se proprio si vuole perseverare nell’errore di riportare la previsione urbanistica dello stadio cittadino a duecento metri da Piazza dei Miracoli e in mezzo alle case di Porta a Lucca".

Francesco Paletti