Allarme siccità Produzioni a rischio

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Fabrizio

Filippi*

Nella campagna toscana è sos siccità dove il rischio di una riduzione importante delle rese delle produzione in campo come girasole, mais, grano e degli altri cereali ma anche di olivi, ortaggi e della frutta che si stacca prematuramente dalle piante per effetto dello stress idrico, è sempre più concreto. Manca l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che si trovano in una situazione di stress idrico che mette a repentaglio le produzioni in buona parte della regione, in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. Per salvare le coltivazioni, laddove è possibile, si sta ricorrendo all’irrigazione di soccorso attingendo dai pozzi o attraverso le botti. Senza un sistema di irrigazione consortile diffuso ed organizzato, che oggi copre appena il 9% dei campi coltivati, ed una intelligente distribuzione di invasi ad impatto zero la nostra agricoltura è destinata a perdere competitività. – ribadisce il Presidente di Coldiretti Toscana - Dobbiamo essere pronti alle sfide che i cambiamenti climatici ci imporranno evitando sprechi, recuperando tutta l’acqua piovana possibile e applicando con rigore le tecniche dell’agricoltura di precisione per salvaguardare le falde. In questo scenario di profonda crisi idrica è necessario agire nel breve periodo per definire le priorità di uso delle risorse idriche ad oggi disponibili, dando precedenza al settore agricolo per garantire la produzione di cibo. L’altro effetto collaterale riguarda il rischio incendi con la Regione Toscana che ha anticipato dall’11 giugno il divieto di abbruciamenti su tutto il territorio regionale.

* presidente di Coldiretti Toscana