Agguato nel sottopasso. Preso a bottigliate in faccia per il cellulare e pochi euro

Le telecamere immortalano i due rapinatori

Gli agenti  della polizia ferroviaria  stanno controllando  le immagini  delle telecamere

Gli agenti della polizia ferroviaria stanno controllando le immagini delle telecamere

Pisa, 20 novembre 2018 - Le sei e mezzo del mattino. La stazione centrale di Pisa è praticamente deserta. I due fratelli fanno il biglietto e scendono le scale per raggiungere il sottopasso e quindi il binario dove troveranno la coincidenza. Una routine che si ripete ogni giorno con i due empolesi – trapiantati dalla Nigeria anni fa – che scelgono quotidianamente il treno per raggiungere Viareggio, dove lavorano.

Ieri l’imprevisto che rompe l’abitudine. In fondo al tunnel due figure che si muovono con fare circospetto. Cappuccio sulla testa, si guardano intorno e poi dritto davanti. Alla vista degli altri due sembrano addirittura allungare il passo. Il cambio di marcia non passa inosservato, i fratelli lo notano ma non hanno via d’uscita. L’incontro avviene a metà del sottopassaggio. Le due figure prendono forma: sono due giovani di origine magrebina. Parte il primo, senza dire una parola, spintona uno dei due fratelli e gli strappa il telefono dalle mani. Una violenza inaudita che non lascia di certo indifferente l’altro che gli arriva in soccorso. Le richieste di aiuto cadono nel vuoto.

Non resta che reagire. Difendersi come si può. «Che cosa volete? Lasciateci in pace. E restituiteci il telefono», parole al vento. In tutta risposta, l’altro magrebini agita la bottiglia di birra che tiene ben stretta nel pugno. Non ci pensa un attimo di più. Carica con tutta la forza che ha e punta verso la faccia del nigeriano che non trova il tempo di parare il colpo. Il vetro si frantuma sulla sua faccia che diventa una maschera di sangue in un attimo. «Aiuto, lasciateci stare». Il nigeriano cade a terra e i magrebini si avventano su di lui per ripulirgli le tasche: via il cellulare, via il portafoglio dove ci sono solo poche decine di euro. Finalmente soddisfatti della refurtiva, i balordi spariscono nel nulla. Così come erano arrivati. Il trambusto però richiama la Polfer che si precipitano sul posto chiamando il 118 per il ferito, trasportato in codice giallo al pronto soccorso di Cisanello per le profonde lesioni riportate al volto. Preziose per l’identificazione dei banditi, le immagini del sistema di videosorveglianza che hanno registrato i terribili attimi del raid. Le indagini proseguono a ritmo serrato.