Accattonaggio molesto, giovane denunciato

Cascina, Furto e ricettazione: raffica di denunce. Nel bagagliaio aveva mazza e manette

I carabinieri hanno fatto una serie di verifiche (foto di repertorio)

I carabinieri hanno fatto una serie di verifiche (foto di repertorio)

Pisa, 20 marzo 2019 - Denunciato per «esercizio molesto dell’accattonaggio», un articolo, da poco introdotto, il 669 bis del codice penale. Un giovane nigeriano è stato deferito ai carabinieri chiamati da una signora di Calci, che stava facendo la spesa alla Coop di via del Fosso Vecchio a Navacchio. All’esterno dell’attività, secondo quanto ha riferito la donna, l’uomo si sarebbe avvicinato con tono minaccioso e insistente chiedendo più volte soldi. L’acquirente (era a fare la spesa), stanca, ha contattato i militari che hanno ricostruito l’episodio. Altre testimonianze hanno parlato di un comportamento dell’uomo mutato negli ultimi tempi.

Durante i servizi di prevenzione e controllo del territorio disposti dal comando compagnia di Pondera, ai quali hanno partecipato il nucleo operativo e radiomobile e le Stazioni di Cascina e Navacchio, sono stati denunciati un italiano di 26 anni, senza fissa dimora, sorpreso all’interno di un’ abitazione disabitata, in violazione del provvedimento del divieto di ritorno a Cascina (3 anni); una badante albanese di 39 anni (ha il domicilio a Pontedera), trovata dalla vigilanza dell’Oviesse all’interno del centro commerciale “I Borghi”: aveva tolto le etichette ad alcuni capi di abbigliamento occultati poi nella borsa. La donna è stata deferita per tentato furto e i vestiti restituiti al proprietario. Denunciato anche un italiano di 45 anni per ricettazione. L’uomo, di origine sinti, con precedenti, nato in provincia di Verona, aveva venduto del materiale edile e ferroso a un signore ignaro della provenienza della merce. Materiale riconosciuto dal proprietario di Eredi Procelli sulla Toscoromagnola a Navacchio che nei giorni precedenti aveva subito un furto. I militari hanno poi trovato un albanese di 25 anni che in auto aveva nascosti nel bagagliaio, una mazza di legno di circa 80 centimetri e un paio di manette in metallo.

a. c.