A rischio il mercato di ferragosto. "Ma non farlo è un danno per tutti"

Confesercenti: "Pochi banchi, annullatelo". E Confcommercio insorge

Il mercato di via Paparelli nel giorno di ferragosto rappresenta un’attrattiva per turisti e pisani

Il mercato di via Paparelli nel giorno di ferragosto rappresenta un’attrattiva per turisti e pisani

Pisa, 12 agosto 2018 - Sotto il sole di mezza estate, scoppia la polemica sul mercato di via Paparelli che, mercoledì prossimo, cade nel giorno festivo di ferragosto. La maggior parte dei pisani sarà sicuramente al mare, ma per i (comunque non pochi) rimasti in città e per i (per fortuna molti) turisti che fanno rotta su Pisa, il mercato di ferragosto rappresenterebbe un’attrattiva in più. Ma il condizionale è d’obbligo perché il suo svolgimento non è più così scontato. A chiederne l’annullamento è stato – con mail indirizzata all’assessore Paolo Pesciatini e agli uffici comunali competenti –, il coordinatore sindacale di Confesercenti Toscana Nord Giulio Garzella. L’associazione di categoria scrive di aver effettuato in via informale un sondaggio tra gli operatori del mercato per capire quale sarebbe stata la partecipazione, ricevendo in risposta solo 39 voti favorevoli, contro i 189 interpellati. Alla luce di questo risultato, secondo Garzella, sarebbe opportuno che il Comune evitasse lo svolgimento del mercato con l’ipotesi di un eventuale recupero in altra data festiva. Un’iniziativa, quella di Confesercenti, che ha manda su tutte le furie Confcommercio Pisa. Tanto per dovere.

«Non è mai accaduto un fatto simile – sbottano il presidente Fiva Franco Palermo e il referente di Confcommercio Alessio Giovarruscio – Una simile improvvida richiesta da parte di Garzella sarebbe da addebitare al fatto che soltanto 39 operatori del mercato avrebbero dato la propria disponibilità per ferragosto, alla luce di una specie di sondaggio fatto dalla stessa Confesercenti. Forse nostalgico o ancora confuso nelle vesti di assessore che indossava molti anni fa, Garzella sostiene che per evitare che da parte dell’amministrazione comunale siano predisposti i necessari e in questo caso sproporzionati servizi è opportuno l’annullamento del mercato».

«Siamo contrarissimi e ci siamo opposti a questa assurda proposta che danneggia tutti gli operatori – rilancia il presidente della Fiva Pisa – riconfermando all’amministrazione comunale la necessità che il mercato si svolga regolarmente a Ferragosto. Primo perché il cosiddetto sondaggio non è stato in alcun modo concertato; secondo perché si è svolto secondo una modalità di raccolta del consenso talmente approssimativa e vaga che non offre garanzia alcuna di corrispondere alla volontà autentica degli operatori; terzo perché in tale comunicazione si fa riferimento a 189 operatori consultati, quando in realtà al mercato in totale sono 247, quindi esiste un gran numero di operatori che non si è espresso. E ammesso e non concesso che questa fosse la reale fotografia, certe decisioni vanno concordate ed individuate per tempo, anche per evidenti necessità di informazione e comunicazione agli operatori, e non certo improvvisate oggi per domani».

«Ci domandiamo a questo punto chi rappresenti e Garzella in questa sua spasmodica ansia di indossare i panni del più realista del re – chiude Alessio Giovarruscio – Con questo gesto mette a repentaglio il già difficile lavoro degli operatori del mercato, toglie una opportunità di shopping a tutti coloro che trascorreranno a Pisa il Ferragosto, offrendo maldestramente al Comune l’opportunità di un pericoloso precedente affinché i mercati settimanali non si svolgano più nei giorni festivi. Noi ci opponiamo, ma chi vuol strumentalizzare gli operatori del mercato per altri obiettivi se ne prenda fino in fondo tutta la responsabilità».

pa. zer.