PISA, 18 giugno 2014 - Più forti dello scorso anno e pronti alla battaglia più che mai: è questo il ritratto degli uomini di capitan Ceccanti, uniti sotto il vessillo del verro.
"L’anno scorso siamo usciti sconfitti dalla battaglia sul ponte di Mezzo - racconta il capitano del Sant’Antonio, Franco Ceccanti -. Però c’è da dire che avevamo uno spaventoso handicap a causa dell’assenza di una nostra palestra dove allenarsi al Gioco per diversi mesi. Poi siamo riusciti a trovare un quartier generale degno di nota, ma non avevamo abbastanza tempo per allenarci ed è andata come tutti sappiamo. Questa volta la situazione è completamente diversa".
"Oltre agli allenamenti - aggiunge - fatti nella giusta maniera e con gli strumenti più opportuni, siamo anche forti sotto un punto di vista gestionale, con dei collaboratori della magistratura, guidata da Antonio Tranchino insieme a Dario Profeti, Ciro e Vincenzo Mazzaccaro, davvero affiatati e instancabili, a cui devo sicuramente molto».
Una squadra rinnovata e temibile. "Dopo la disfatta del 2013 abbiamo perso ben otto uomini, ma siamo riusciti a trovare subito dei validi sostituti - continua - dei quali ben sette d’esperienza sotto al tubo e un solo ragazzo arrivato al Gioco da poco, ma che sicuramente farà strada. Il comando ha nominato un consigliere militare nuovo e confido che possa portarci a dare del filo da torcere a Tramontana".
"Per come vedo il Gioco - sottolinea Ceccanti - io sono sempre stato e sarò al servizio del mio comando, seguendo le scelte che vengono fatte a monte nel giorno della battaglia. Quel che è certo è che quest’anno dobbiamo puntare a destabilizzare Tramontana sul carrello e cercare di vincere senza arrivare alla bella. Noi siamo pronti a dare il meglio di noi stessi. La grinta non è certo un elemento che ci manca. Chiunque mi troverò di fronte verrà trattato con rispetto e non me la sento di fare nomi per quanto riguarda una mia eventuale preferenza dell’avversario da battere".
"Quello che però sanno anche i muri - conclude - è che nella nostra storia il Sant’Antonio non è mai uscito vincitore da uno scontro sul ponte contro il San Francesco e spero che prima o poi potrò togliermi questa soddisfazione, e anche qui col massimo rispetto per tutti, visto che fuori dal Gioco del Ponte siamo comunque pisani fin dentro l’anima". I verri sono pronti e non vedono l’ora di montare sul ponte.
Andrea Valtriani
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