Pisa, 26 marzo 2014 - La procura della Repubblica di Pisa chiedera' il rinvio a giudizio, con l'accusa di omicidio, per Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, l'imprenditrice pisana svanita nel nulla la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme.

''Ormai - ammette il procuratore Ugo Adinolfi - siamo convinti del nostro lavoro e chiederemo il passaggio processuale con l'obiettivo di mettere a frutto tutti gli indizi raccolti''. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno depositato un'ampia relazione conclusiva sui due anni d'indagine che stanno per concludersi e sui termini scadranno definitivamente il prossimo 17 aprile. Al lavoro ha contribuito anche il reparto crimini violenti del Ros guidato dal tenente colonnello Vincenzo Molinese.

La relazione dei carabinieri e' una ricostruzione fattuale che mette in evidenza gli indizi di colpevolezza raccolti a carico di Logli e dai quali emergerebbe ''un quadro convergente'' di responsabilita' per la scomparsa della moglie e che, allo stesso tempo, esclude che la donna possa essersi allontanata volontariamente. Sul contenuto della stessa vi e' ancora riserbo da parte della procura che non vuole concedere vantaggi alla difesa in vista della preparazione dell'avviso di chiusura indagini e della successiva richiesta di rinvio a giudizio di Logli.

''Siamo convinti - precisa il procuratore Adinolfi - che il lavoro fatto non lasci spazio ad altre interpretazioni e riteniamo dunque di avere gli elementi per sostenere l'accusa al processo''. Le prossime settimane dunque serviranno soprattutto a mettere in ordine le migliaia di pagine che compongono il fascicolo d'indagine e la relazione dei carabinieri, anche grazie al prezioso del Ros, serve proprio a mettere in luce aspetti, talvolta dettagli, che potrebbero risultare decisivi: dalle testimonianze raccolte, alle scoperte fatte nel corso delle indagini, fino alla condotta tenuta dello stesso Logli, apparentemente fredda e quasi distaccata che pero' non gli ha impedito di commettere errori.